Papa Francesco: “La mia visita ad Acerra solo rimandata”. Il Vescovo: speriamo di accoglierlo presto

By on 24 maggio 2020

Lo ha detto poco fa il Santo Padre al termine del Regina Coeli.

ACERRA – “Oggi avrei dovuto recarmi ad  Acerra per sostenere la fede di quella popolazione e l’impegno di quanti si adoperano per contrastare il dramma dell’inquinamento nella cosiddetta Terra dei Fuochi”. Lo ha detto poco fa Papa Francesco a conclusone del Regina Coeli, parlando della sua visita in programma proprio oggi ad Acerra ma saltata a causa dell’emergenza Coronavirus. Una visita che sarebbe stata effettuata in coincidenza del quinto anniversario dell’enciclica Laudato si’ sulla cura della casa comune pubblicata il 24 maggio del 2015. “La mia visita è stata rimandata – le parole del Santo Padre – tuttavia, invio al Vescovo, ai sacerdoti, alle famiglie e all’intera comunità diocesana il mio saluto, la mia benedizione e il mio incoraggiamento, in attesa di incontrarci appena possibile. Ci andrò sicuro”.

Un annuncio colto con piacere dal Vescovo di Acerra, che facendo da tramite al sindaco Raffaele Lettieri aveva scritto proprio ieri una lettera al Papa rinnovando l’invito a venire a far visita alla Diocesi, che oltre ad Acerra comprende Casalnuovo per il Napoletano e Arienzo, Santa Maria a Vico, Cervino e San Felice a Cancello nel Casertano.

“Ancora una volta diciamo grazie a Papa Francesco per la sua speciale attenzione alle nostre terre, alle Diocesi più colpite dall’inquinamento e alle sofferenze della gente – sottolinea Di Donna – l Papa stesso aveva detto in un’intervista che quel documento sembra abbia avuto l’ispirazione decisiva sorvolando proprio le nostre terre in elicottero e notando lo scempio del nostro territorio. Perciò esso «ispira e guida il nostro impegno per la difesa del Creato”. Il saluto affettuoso che il Papa questa mattina ha rivolto alla Diocesi di Acerra e alle popolazioni della Terra dei fuochi e il ricordo della mancata visita ad Acerra sono parole di ulteriore incoraggiamento a non abbassare la guardia di fronte al dramma ambientale, che rischia di passare in secondo piano in questo tempo di emergenza sanitaria da pandemia. “Lo aspettiamo ancora e speriamo di vederlo presto – le parole del Vescovo – per questo oggi come Chiesa di Acerra noi ci impegniamo a continuare a tenere ancora accesi i riflettori sull’inquinamento delle nostre terre e a risvegliare le coscienze per una operazione verità in dialogo con le Istituzioni e giungere a quella che il Papa chiama ‘conversione ecologica’”.

Il Vescovo ha ricordato che si tratta di un impegno comune ad altre nove Diocesi del territorio compreso tra Napoli a Caserta, che insieme hanno coinvolto parroci e sacerdoti in un partecipatissimo incontro a Teano lo scorso 14 gennaio e proprio ad Acerra lo scorso 18 aprile doveva tenersi un grande raduno dei vescovi italiani impegnati particolarmente per la difesa del creato nelle terre delle loro diocesi dove insistono siti inquinati di interesse nazionale, anch’esso purtroppo rinviato a causa della pandemia. “A maggior ragione – aggiunge il presule – la promessa del Pontefice di recuperare questa storica visita appena possibile, rappresenta una nuova iniezione di fiducia e di speranza per riprendere questo impegno, per le famiglie, in modo speciale quelle dei bambini e dei ragazzi colpiti dalla malattia perché nelle nostre terre si continua a morire per l’emergenza ambientale”. Ad Acerra Papa Francesco avrebbe dovuto incontrare i Vescovi, parroci e sindaci dei Comuni proprio di quei territori tra Napoli e Caserta. Perciò il rinnovato appello di Di Donna “affinché venga fatta finalmente verità nei nostri territori garantendo uno sviluppo vero alle nostre terre, che ponga al centro l’uomo, il suo sviluppo integrale, compatibile con la fondamentale e originaria vocazione agricola, archeologica e turistica, ancor più in questo tempo in cui l’emergenza dell’epidemia ha messo in ginocchio proprio l’economia agricola e il turismo. Perché questa pandemia non faccia ulteriori vittime: questa volta non di natura sanitaria ma economica e morale”.

.fonte foto famigliacristiana.it

 

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