Verso una Gamesificazione delle Attività Ordinarie

By on 16 aprile 2025

La vita inizia la mattina presto, tra una brioche e il profumo della piastrella a quadratini sopra cui qualcuno ha appena versato il caffè. C’è la pausa per il cappuccino al pomeriggio inoltrato e la chiacchiera con le amiche e gli amici di sempre sotto casa. Passa il tram con il cartellone del circo e il solito giostraio che vende zucchero filato. La vita quotidiana in Italia è fatta di fotogrammi, di scene di film in bianco e nero che in un paese di anime erranti scappati dal sud verso il nord si ripete ancora e ancora. Dal primo cineasta che si è portato a casa il premio alla carriera a quello che col cinema ci gioca. Ma in tutto questo torpore, questa ritmica ordinaria esiste un rallentamento forse nuovo e forse nuovo solamente in Italia. All’estero, lo sappiamo tutti, è risaputo che le persone camminano più lentamente. Fanno più pause. Prendono più vacanze. Ciò che cambia qui nel Belpaese è questo momento buono. Buono per alcuni, come citava l’Ecclesiaste, e solo buono per una pausa in bagno per altri. Stiamo parlando del tempo che viene dedicato ai puzzle, ai giochi di parole o ai giochi un po’ eccentrici sui propri smartphone. Questo è il ritmo che non ci aspettavamo.

 

Cosa Fanno al Bar quando non si vedono?


Entrando in un bar a Milano ma anche a Napoli o a Bologna osserviamo le persone intente a giocare sui loro dispositivi mobili: da Candy Crush Saga a Farmville, sono tanti gli utenti italiani ad aver scaricato l’app di uno o più giochi che rientra nelle categorie di Candy o Puzzle Games, Match 3 Puzzle o Match 3 Adventure Games, oppure ancora semplicemente Games, senza dimenticare i sempre più popolari giochi da casino online. Non si tratta di appassionati di giochi da casinò gratuiti ma di persone che in modo del tutto spontaneo inseriscono il gioco della caramella o del sapone nella pausa in panchina durante la loro giornata. Tuttavia, l’influenza di questi giochi non si ferma soltanto ai casual gamers. L’elemento di interattività che abbiamo incluso è una costante dei giochi d’azzardo, nei quali vengono comunque offerti giochi simili a quelli che si trovano nei casinò virtuali. Forse non sono solo i casual gamers a spaziare nei momenti silenziosi della quotidianità italiana.

 

Trasformazione Digitale e Le Nuove Generazioni


È quasi tenero vedere una nonna con lo scialle seduta a Collescipoli che si avvicina al tablet per cercare di indovinare un termine inglese che descrive un frutto esotico mai visto prima in Umbria insieme al suo nipotino. I giochi casual hanno fatto capire che devono essere facili da utilizzare, poco stressanti e semplicemente localizzati (in dialetto, ancora meglio). L’avvicinamento delle nuove generazioni alla tecnologia ha avuto la fortuna di svilupparsi in contemporanea con lo sviluppo degli strumenti stessi, già abituati a fare video su TikTok, reagire a uno stato su Facebook solo per far ridere qualche amico o ricevere su WhatsApp meme particolari ricevuti da chissà chi che appena possibile escono dalla chat per buttarsi in una partita di “2048” o “Clash Royale”.

 

Collante Sociale


Ciò che colpisce è l’intraprendenza sociale che molti titoli con determinati servizi possono innescare, a volte si riescono a trovare delle persone che, anche non conoscendosi, si supportano in modo positivo, in altri casi ci si scontra con astio e prepotenza. Senza dimenticare la santa attenzione agli usi e costumi nostrani, molti giochi hanno rappresentazioni visive e strutturali dirette a una cultura nazionale ben determinata. Sapendo incontrare il favore di un target di utenti che sinceramente non ce la sentivano di esplorare anche il benché minimo surrogato di miscuglio di creature ambigue non certissimamente afferenti a una controparte reale ben definita.

 

Infine


E così, in molti modi, i casual games sono diventati il riflesso della vita all’italiana — rilassati, espressivi e con quel tocco di imprevedibilità. Occupano gli intermezzi essenziali: il viaggio sul regionale storto, la fila alla cassa del mercato, la pausa a metà tra il caffè macchiato e la luce della sigaretta. E se da un lato non chiedono conto alle strategie di marketing e alle meccaniche di gioco tipiche delle console, dall’altro riescono a emergere con tutta la loro leggiadria.

 

 

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