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“Ringrazio il sindaco Lettieri per come ha gestito l’emergenza Covid”

Il vescovo Antonio Di Donna ha toccato diversi temi di attualità nel corso della celebrazione di San Cuono e figlio, patroni della città.
ACERRA – “Ringrazio il sindaco Lettieri per come ha vigilato su questa emergenza Coronavirus e ringrazio i cittadini di Acerra per il loro comportamento esemplare sul rispetto delle regole”. E’ un Vescovo Di Donna come sempre attivo e presente sulle questioni locali quello che ieri sera ha parlato a tutto campo dei temi d’attualità nel corso della celebrazione di San Cuono e figlio, patroni della città. Monsignor Di Donna ha spinto a puntare sulle eccellenze della città “la musica e la pizza, per esempio” ma senza dimenticare le emergenze in atto sul territorio. “Invochiamo i nostri patroni per l’emergenza ambientale – ha sottolineato il Vescovo – soprattutto per la qualità dell’aria. Dobbiamo mettere lo stesso impegno che c’è stato per fronteggiare il Coronavirus anche per l’ambiente, il rispetto del creato e la tutela della salute”.
Parole forti anche per quel che concerne i recenti fatti di criminalità organizzata: “Tre omicidi in poco più di un anno, bisogna accendere i riflettori prima che sia troppo tardi, chiedo al sindaco ed all’amministrazione comunale che si metta all’ordine del giorno una riflessione, un confronto su questo punto”. Occasione subito colta dal presidente del consiglio Andrea Piatto che per domani mattina riunirà la conferenza dei capigruppo per la convocazione di un consiglio comunale straordinario e urgente su camorra ed emergenza criminalità organizzata. “La polemica di questi giorni – il riferimento alla bagarre in aula con Carmela Auriemma del M5S – ha oscurato il tema vero della lotta alla camorra. D’altronde era già previsto che, senza emergenza Covid 19, nella ricorrenza del conferimento della cittadinanza onoraria al Vescovo Don Antonio Riboldi (datata 30 maggio 2015) si celebrasse, a porte aperte e con il coinvolgimento delle scuole, una seduta che trattasse questi temi e ricordasse l’esempio del Vescovo Riboldi per l’affermazione dei valori dell’anticamorra in città”.
Tra gli argomenti affrontati dal Vescovo, tuttavia, c’è stata anche la querelle avvenuta in Assise. “Lei in questo momento sta facendo la camorrista perché vuole imporre una discussione in violazione delle regole” le parole – di certo eccessive ed infelici – rivolte da Piatto alla militante grillina che voleva intervenire – fuori tema – sull’emergenza criminalità visto che si stava discutendo del punto all’ordine del giorno di natura tecnico-finanziaria. Nella stessa seduta, però, l’autorevole esponente dell’amministrazione Lettieri aveva ‘corretto’ quell’espressione sottolineando “di voler utilizzare il termine prepotenza”. “Comprendo le esigenze, comprendo il rispetto dei regolamenti – il monito di monsignor Di Donna – ma non si mette a tacere chi chiede il dibattito su questo grave problema. Di fronte a questo tema anche il rispetto formale delle regole penso sia niente. Si può anche avere ragione, ma l’offesa, la provocazione di chi fa la voce più grossa non sono compatibili con le regole della democrazia”.