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Mensa scolastica: “Assessore Falco se ci sei batti un colpo”
ACERRA – La deplorevole situazione della problematica scolastica del nostro comune ci allarma e ci indigna, e perciò non può essere più taciuta. A cominciare dall’onta del primo circolo didattico, la più importante istituzione scolastica della città per platea e storia, malinconicamente serrata da ottobre 2011. Solo una settimana fa un’imbarazzante delibera di giunta, accompagnata dalla consueta velina di palazzo, ha autorizzato la realizzazione dell’intervento di riqualificazione del plesso di piazzale Renella.
La rappresentazione plastica – e grottesca, se non fosse che di mezzo ci sono migliaia di alunni con loro famiglie – del penoso fallimento sulle politiche scolastiche di un’amministrazione unicamente ossessionata dalla ricerca di visibilità mediatica è, tuttavia, offerta dalla vergognosa situazione della refezione scolastica. Anche quest’anno i bambini acerrani saranno privati della possibilità, o – meglio – del diritto sacrosanto di consumare un pasto caldo in classe, essendo, quindi, costretti a rinunciare al tempo prolungato. Così come accade da tre anni. Una palese negazione del diritto allo studio che ricade sia sui loro genitori, obbligati a subire quotidiani disagi, specie se entrambi occupati, sia – guai a dimenticarlo – sui lavoratori della scuola attualmente in organico per svolgere il tempo prolungato, i quali, stando così la situazione, rischiano seriamente il posto di lavoro.
Rispetto a questo quadro allarmante, il sindaco Lettieri e l’inconsistente assessore alla Pubblica istruzione – l’ignavo Enzo Falco, un nome buono per ogni stagione politica – non hanno trovato di meglio che alternare a promesse progressivamente sconfessate nell’imbarazzo generale (grida ancora vendetta l’sms inviato a novembre scorso alle famiglie con l’invito a versare il ticket mensa per l’immediata partenza del servizio) ignobili tentativi di scarico di colpe sulla burocrazia della Stazione unica appaltante.
Del resto, siamo sempre stati convinti che questa giunta comunale, segnata da un’inguaribile assenza di spessore politico, sia incapace di esercitare qualsiasi indirizzo amministrativo autonomo, tradendo, così, il compito principale dell’attività politica stessa, ovvero la seria assunzione di responsabilità. Specie rispetto a problemi gravi quale la mancata erogazione di un basilare servizio per la comunità rappresentato dalla mensa scolastica.
Prenda l’amministrazione comunale, ad esempio, in considerazione la proposta già avanzata da qualcuno di affidamento temporaneo del servizio. Si presentino Sindaco e Assessore in consiglio comunale e mostrino il coraggio di prendersi la responsabilità di questa decisione di fronte alla città intera.
In alternativa, mostri un sussulto di dignità il professore Falco, seguendo l’esempio di altri suoi colleghi: rimetta le sue deleghe. La città – ne siamo certi – gliene sarà grata.