Chi sono i giocatori italiani in NBA ad oggi

Uniche parole da non pronunciare mai: Paolo Banchero. Bisogna partire così dopo il Mondiale 2022 giocato in Asia e che ha visto il talento degli Orlando Magic scegliere di vestire la maglia degli Stati Uniti e non quella dell’Italbasket. Una decisione legittima che poi, come nei grandi romanzi di formazione, lo ha portato ovviamente a giocare una storica partita proprio contro i ragazzi di Pozzecco in un quarto di finale mondiale risultato poi a senso unico. Gli USA infatti ci hanno spazzato via dal parquet, ma non per questo sono poi riusciti a togliersi la soddisfazione di conquistare una medaglia – quarti e battuti per ben tre volte nel corso della competizione intercontinentale, ko che hanno portato non poca soddisfazione ai tifosi azzurri (e mandando in confusione anche gli appassionati più avvezzi che nel corso della stagione si dilettano a seguire statistiche, quote e e pronostici del mondo delle scommesse NBA).

Perché? Beh, Paolo Banchero – figlio di un padre con spiccate origini liguri, tanto da chiamarlo Paolo – è stato per un’intera stagione non solo la promettente prima scelta assoluta al Draft 2022 diventata poi rookie dell’anno al termine di sei mesi giocati a grandi livelli, ma anche il talento che poteva cambiare le sorti dell’Italbasket. Le foto di inizio stagione con il tricolore e decine di interviste equivoche hanno poi fatto il resto, anche se alla fine Banchero non ha resistito all’invito di Grant Hill – vero e proprio deus ex machina della spedizione USA nelle Filippine, che ha deciso di inserirlo nella lista dei 12 giocatori a disposizione di coach Steve Kerr e del suo staff. Dunque, perché questo preambolo? Per dire che Paolo Banchero non rientra nella lista dei giocatori italiani in NBA, a differenza di un altro talento che invece della nostra Nazionale è diventato il simbolo – ultimo della lista dei giocatori dell’NBA italiani che hanno varcato le porte del basket a stelle e strisce negli ultimi decenni.

Simone Fontecchio e Danilo Gallinari, unici italiani ai nastri di partenza della prossima stagione NBA

Come rappresentante della categoria “italiani in NBA” quindi non poteva che esserci Simone Fontecchio, sbarcato lo scorso anno agli Utah Jazz e nel corso delle ultime estati diventato anche il perno fondamentale attorno a cui ruotano le fortune della nazionale guidata da Pozzecco. Il giocatore d’origine abruzzese è riuscito a costruirsi uno spessore di talento internazionale grazie alle esperienze all’estero, tanto da convincere la squadra di Salt Lake City a scommettere su di lui senza farlo passare dal Draft. Fontecchio ha accettato di buon grado, consapevole di dover conquistare mattone dopo mattone una fiducia che in casa Utah Jazz sembrano sempre più disposti a concedergli: il suo minutaggio è andato in crescendo nel corso della stagione 2022-23 e i prossimi mesi saranno cruciali per definire il suo futuro in NBA. Discorso diverso invece per Danilo Gallinari, giunto alla stagione n°16 nella lega e reduce da un lungo infortunio che lo ha tenuto fuori per 14 mesi: ora a Washington per lui è davvero l’ultima chiamata alle armi di una carriera NBA infinita.

Il ritorno di Mannion o i possibili arrivi di Procida e Spagnolo

Tra i tanti nomi in orbita NBA poi ce ne sono diversi tra i giovani talenti che con l’Italia si stanno lentamente ritagliando spazio: il primo è quello di Nico Mannion, che in NBA c’è già stato con i Golden State Warriors, che in estate ha partecipato a diversi camp e che spera di tornare un giorno a giocatore a pallacanestro negli USA. Una strada che, per ora soltanto in estate, hanno percorso sia Procida che Spagnolo – la meglio gioventù della Nazionale di Pozzecco, entrambi selezionati al Draft 2022 e pronti a mettere in mostra le loro doti in Europa, prima di provare a prendersi un palcoscenico ancora più importante. Le potenzialità ci sono tutte, basterà non smettere mai di crederci – proprio come fatto da Fontecchio, che resta lì a braccia aperte ad attendere il loro arrivo.