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L’opposizione diserta il Consiglio, salta la cittadinanza onoraria a Liliana Segre
L’assenza è apparsa immotivata alla luce anche delle integrazioni – accolte – alla delibera che la stessa minoranza aveva presentato.
ACERRA (nadia sessa) – L’opposizione diserta il Consiglio e fa saltare la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre. Un’assenza che ha sconcertato sia gli alunni delle scuole presenti che i rappresentanti delle associazioni del territorio che nel tempo hanno proposto il conferimento del riconoscimento alla parlamentare milanese, simbolo della lotta al nazifascismo. Una mossa che il vicepresidente Salvatore Maietta – visibilmente imbarazzato e lasciato da solo in aula dagli altri componenti della minoranza a fare daa capro espiatorio – ha provato a spiegare tirando in ballo argomentazioni che sono sembrate del tutto slegate rispetto al nobile oggetto all’ordine del giorno.
Un gesto che è apparso immotivato anche alla luce del recepimento da parte della maggioranza d’Errico delle integrazioni proposte dagli stessi consiglieri di minoranza, i quali avevano chiesto di inserire all’interno del deliberato un passaggio relativo “al riconoscersi nelle parole del nostro Presidente Mattarella, condividendo che la Repubblica Italiana è fondata sulla Costituzione, figlia della lotta antifascista”. Il Capo dello Stato, infatti, nel discorso ad Acerra durante la sua visita del 25 aprile 2022, nel fare riferimento ad un cittadino acerrano, il colonnello Michele Ferrajolo, Medaglia d’Oro al Valore Militare, ricordò che “morì, tra i primissimi, per amore della patria, quella che il fascismo aveva tradito e umiliato”. Eppure nel corso dei primi nove mesi dell’amministrazione guidata dal sindaco Tito d’Errico, l’opposizione aveva già votato alcuni atti insieme alla maggioranza, in un quadro assolutamente immutato rispetto alle vicende giudiziarie citate dallo stesso Maietta in aula.
Una ‘sceneggiata premeditata’ che sia gli studenti che l’intera città avrebbero voluto fare a meno di vedere. Una mancanza di assunzione di responsabilità – l’ennesima – voluta ed ideata da chi è logorato da un potere che più non ha e da chi insegue sogni di (vana)gloria illudendosi dietro a chi sta imparando a godere dei privilegi dei palazzi del potere.