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I mobili ‘Made in Italy’ alla conquista della Cina

Cresce il comparto legno arredo, una realtà legata alla creazione di mobili artigianali su misura che rimandino al design nostrano:
Cresce la domanda di Made in Italy dall’estero, in particolare da mercati lontani. Una costante che si è sempre registrata visto che il nostro è un paese in grado di produrre eccellenze sotto tutti i punti di vista e che, per questo, vive molto di export. All’estero tutto ciò che è griffato italiano riscuote un successo enorme e non a caso il Made in Italy è diventato un vero e proprio brand. Casomai a destare un po’ di sorpresa potrebbe essere il settore di riferimento: non si parla più di vestiario, da sempre fiore all’occhiello del nostro paese; o di generi alimentari, altra eccellenza che ci ha reso famosi in tutto il mondo. Bensì di arredamento. Proprio quel comparto che negli ultimi anni, qui in Italia, ha vissuto un calo a causa di contingenze particolari del mercato, che vedono gli utenti rivolgersi sempre più spesso a soluzioni in stock a basso costo, si sta rivelando essere un punto di forza per quanto riguarda l’interesse dai mercati stranieri. In particolare da realtà emergenti come la Cina. Questo perché oltre che di bellezza e qualità, il Made in Italy è sinonimo anche di sapienza artigiana.
Non a caso ad andare per la maggiore nelle richieste dall’estero sono realtà legate soprattutto alla creazione di mobili artigianali su misura che rimandino in qualche modo al design italiano. Non a caso negli ultimi anni è tornato a crescere, dopo qualche battuta a vuoto, il comparto italiano del legno arredo. Un aumento della produzione che è dovuto in parte al mercato interno, quindi alla richiesta dall’Italia; e in altra parte come detto, alla domanda che arriva dall’estero. Per fornire qualche numero più preciso, negli ultimi sette anni la domanda di mobili che arriva dalla Cina sarebbe cresciuta di oltre il 300%: nel mese di novembre il noto Salone Internazionale del Mobile organizzato ogni anno a Milano è sbarcato a Shangai. Ciò anche per cercare di porre un argine al fenomeno della contraffazione in ambito di arredamenti, visto che sui mercati cinesi proliferano ormai riproduzioni di marchi italiani con nomi storpiati per ricordare i grandi brand nostrani. E allora aprirsi a questi mercati e farlo in modo deciso è anche il modo migliore per diffondere i nomi del Made in Italy ed evitare il fenomeno della contraffazione.
Un obiettivo da raggiungere tutti insieme e da perseguire dato che, dal punto di vista dei mobili e dell’arredamento, l’Italia è un paese che può fare molto; e al contempo l’export in questo campo può essere utile per continuare a far crescere il comparto anche nei confini interni generando un meccanismo virtuoso.
fonte foto il sole24ore web