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Senza soldi per il matrimonio, si mobilita l’intera Parrocchia
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Tutta la comunità di Pezzalunga, insieme a Vescovo Di Donna e sindaco Lettieri, si è impegnata per coronare il sogno d’amore della coppia.ACERRA – Un’intera comunità che si stringe intorno ad una coppia di fedeli che coronano il loro sogno d’amore e si uniscono in matrimonio grazie al contributo di Chiesa, sindaco, commercianti e semplici cittadini. I due novelli sposi, Raffaele e Natascia, poco più che 30enni, lui muratore saltuario, che non avevano le possibilità economiche per celebrare degnamente questo momento così importante per la famiglia, sono convolati a nozze sabato scorso Pezzalunga.
Nella parrocchia della località periferica di Acerra è scattata una ‘gara’ di solidarietà per dare una mano ai propri fedeli a cominciare dal trucco e dal parrucco per la sposa, dall’auto per il trasporto degli sposi fino ai fiori, al ricevimento tenutosi in un’abitazione privata e ai dolci offerti dalla pasticceria. E poi le bibite, il caseificio e il minimarket, tutti hanno collaborato alla riuscita dell’evento. C’è anche chi, appunto, ha offerto la propria casa per celebrare degnamente il banchetto. Una festa nella festa con tanta dignità e partecipazione religiosa di tutti, considerando anche che la giovane coppia di Acerra, con due figli, oltre a ricevere il sacramento del matrimonio che tanto desiderava e per cui non ha esitato a chiedere aiuto alla comunità, ha voluto battezzare anche il secondo figlio di due mesi.
Ognuno ha fatto la propria parte per non far mancare nulla: dove non hanno potuto i privati è arrivata la Caritas, con i cuochi. Lo scenario di questo enorme gesto di solidarietà è la parrocchia di San Carlo Borromeo a Pezzalunga, frazione di Acerra: sabato scorso la Messa celebrata dal parroco don Stefano Maisto e dal Vescovo di Acerra Monsignor Antonio Di Donna che nella sua omelia ha esaltato l’unità e lo sforzo compiuto dalla laboriosa e solidale comunità locale, spiegando che “le cose importanti nella vita familiare e parrocchiale sono queste, come il desiderio di sposarsi, e per queste motivazioni così degne la Chiesa non ha potuto far altro che essere presente e sostenere la dignità delle persone con rispetto”.
Da tempo la coppia voleva sposarsi ma non poteva permetterselo per questioni economiche: la parrocchia non si è tirata indietro e ha voluto rendere questo giorno bellissimo. C’è chi ha organizzato da tempo il mercatino per raccogliere fondi, chi ha donato quello che poteva, chi si è impegnato con il proprio lavoro materiale, finanche 3 chef delle vicine scuole alberghiere con tanto di giovani camerieri che hanno aiutato la Caritas. Anche l’abito della sposa era low cost, perché comprato on line. (rosaria di paola)