L’Antica Suessola

By on 23 dicembre 2013

La storia di Acerra è vicendevolmente collegata a quella dell’antica Suessola. Ad accomunarle sono la stessa origine, le stesse caratteristiche, gli stessi usi, culture e tradizioni.

Entrambe le città nel corso della loro storia, sono state profondamente influenzate dalla presenza del Clanio, un fiume che sorgeva probabilmente dal monte Tifata. Sulla riva destra si collocava la nostra città mentre la sponda sinistra bagnava Suessola. Il nome Clanio riconduce a quell’identità remota che ci porta al tempo degli Osci, infatti deriva proprio da questo popolo: Clanio in osco significa “leccio” ed è un albero che cresceva in prossimità del corso d’acqua. Sucecssivamente la parola venne trasformata in Lanius (in latino) e poi Lagno da cui Regi Lagni per omaggiare la dinastia borbonica che contribui ad un importante riassetto idraulico del territorio. Le due città hanno vissuto periodi simbiotici fino a separarsi nel Medioevo. Gli Osci ,dunque, le radici di Acerra e Suessola, e il contatto di questa cività con quella Etrusca, avvenuta probabilmente durante l’olimpiade LXIV nel 597a.c, contribuì ad una plasmante fusione culturale sia per l’una che l’altra cività arricchendo cosi l’identità di Suessola, e quindi della simbiotica Acerra. Per quanto imponente fosse questa civiltà non riusci a resistere alla conquista dei Greci e dei romani, affascinati dal territorio campano.

necropolisassuolaLa città prese parte alle guerre tra Romani e Sanniti, e in quanto maestosa ma fragile terra di confine, fu campo di battaglia devastato e saccheggiato fin quando anche il Clanio con le sue inondazioni si rivoltò contro, contribuendo all’arrivo della malaria. Dalle lotte Roma risultò vincitrice e le città campane vennero incorporate nell’impero romano.Suessola ed Acerra ottengono la “civitas sine suffragio”: la prima conserva comunque la sua autonomia amministrativa, Acerra dopo alcuni anni di fedeltà a Roma, appoggiandola anche nella lotta contro Annibale durante le guerre puniche, fu trasformata in prefettura fortemente assoggettata al prefetto romano. Suessola durante la dominazione romana fu un importantecittà. In loco erano presenti numerosi templi dedicati a Cibele ed Ercole, gli stessi esistenti anche ad Acerra, inoltre per la vicinanza al Mefito e alle sue acque termali la città ospitò illustri famiglie romane tra cui quella “Pompeia”. Tutto lo splendore e l’iponenza vengono però messi a dura prova quando l’impero romano, invaso dai Barbari crolla,e le città ad esso appartententi risentono del cambio di guardia :Acerra e Suessola iniziano una lenta e dolorosa fase di discesa, soprattutto a causa della loro posizione geografica. Esse si collocavano infatti come terre di passaggio tra quelli che erano i più importanti centri di potere della Campania, affermatisi successivamente alle invasioni barbariche: Capua, Napoli e Benevento. Nel 494 dc Teodorico, il futuro re d’italia, accorpò Acerra a Napoli, accomunandola cosi ad un imprescindibile stesso destino. Un altra calamità naturale sembrò accanirsi contro le splendenti città di Suessola ed Acerra: il Vesuvio. Ben due le eruzioni che contribuirono ad apportare danni notevoli, alle quali seguirono le devastazioni del dominio Longobardo, ad opera di Aione di Benevento. Dopo questo triste periodo, la città di Suessola venne graduatamente sostituita dalla contea di Acerra, una volta passato il potere in mano ai Normanni.Nell’alto medioevo, l’intero territorio, divenuto paludoso e malsano per le continue inondazioni del fiume Clanio, viene spopolato ed abbandonato.

E’ a questo punto che Acerra, siamo nell’anno mille, nasce come contea legata al Principato di Capua fagocitando quella che in precedenza era stata la contea principale, ossia quella di Suessola.A partire dall’anno mille fino al XIX secolo, Acerra è scenario di numerosi cambiamenti politici, passando per numerose dominazioni Acerra ha cambiato in modo direttamente proporzionale nahce molteplici feudatari. In tutti circa 41 i conti che governarono la città, partendo dal primo Rainulfo de Argenzia fino ai De Cardenas.

Lina D’Angelo

CURIOSITA’: Virgilio nelle georgiche scrive a proposito del Clanio ” Quei vicini a Vesuvio che il Clanio bagna inondando la deserta Acerra”.
CURIOSITA’: Una moneta di bronzo di origine osca è stata ritrovata sul nostro territorio. Su di essa due soldati stringono un’arma con la punta rivolta in su e l’incisione AKERY

Centro Servizi Acerra