Il CBD è legale in Italia? Ecco la risposta

By on 25 febbraio 2023

Chiariamolo subito: oggi è possibile acquistare prodotti al CBD, olio di CBD e altri prodotti contenenti cannabidiolo presso i negozi fisici e portali di riferimento. Ad ogni modo, non si può negare che permangano ancora tanti dubbi in merito alla faccenda, proprio a causa di un vuoto formativo che necessiterebbe di essere colmato. Fortunatamente, la recente sentenza della Corte di Giustizia Europea sembrerebbe aver sbrogliato la situazione. In questo articolo cercheremo dunque di riassumere i passaggi salienti, oltre a soffermarci sui potenziali effetti benefici di questo tanto discusso cannabinoide.

CBD: cosa prevedono la normativa europea e italiana in merito a vendita e consumo di cannabidiolo

Corte di Giustizia Europea: il CBD è una sostanza sicura per la salute

Nel 2020, la Corte di Giustizia Europea (CGUE) ha rilasciato una sentenza molto importante che ha cambiato le sorti del commercio di CBD sul suolo europeo. Infatti, ha dichiarato che nessuno Stato membro può vietare la circolazione dei prodotti a base di CBD, perché quest’ultimo non si trova nell’elenco delle sostanze stupefacenti. Facciamo un passo indietro e vediamo di capire perché si è arrivati a questo punto. Due ex amministratori di una società francese erano stati accusati di vendere liquidi elettronici per svapo con CBD importato in Francia dalla Repubblica Ceca. Di fatto, “è stato avviato un procedimento penale poiché, in virtù della normativa francese, soltanto le fibre e i semi della canapa possono essere utilizzati a fini commerciali”. In questo caso, i due imprenditori sarebbero stati condannati rispettivamente “a 18 e a 15 mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena nonché a EUR 10 000 di ammenda”, se non fosse che il caso è passato nelle mani della CGUE. La Corte si è dunque domandata se effettivamente il CBD ricavato dai fiori di cannabis potesse provocare dipendenza. Per farlo, ha esaminato i trattati delle Nazioni Unite sul controllo delle droghe pubblicati tra gli anni ’60 e ’70, ed è emerso che al loro interno non si fa alcuna menzione al CBD. In conclusione, la CGUE ha dichiarato che quindi il cannabidiolo è una sostanza sicura e che può essere commerciata su suolo europeo. Ma non è tutto. Proprio due anni dopo questa sentenza, lo stesso Consiglio di Stato francese ha revocato il precedente divieto che impediva la vendita di fiori e foglie di CBD, purché questi non contengano un livello di THC superiore allo 0,3%.

E in Italia?

Cosa dice la legge italiana in merito al CBD?

Lo status legale del CBD è stato spesso oggetto di discussione e vittima di cambiamenti da parte del governo italiano. Infatti, nonostante nel 2018 l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva dichiarato che il CBD è una sostanza sicura, nel 2020 il Ministero della Salute si è mosso nella direzione totalmente opposta. Con un decreto pubblicato nei primi di ottobre, il CBD era classificato come sostanza capace di provocare dipendenza, e che quindi poteva essere reperito solo con ricetta medica non ripetibile. Eppure, nemmeno un mese dopo, è lo stesso Ministero a fare un passo indietro con un ulteriore decreto. Perciò, ad oggi è possibile acquistare liberamente i prodotti a base di CBD, come i cristalli CBD, l’olio e addirittura i prodotti cosmetici contenenti cannabidiolo, purché questi ultimi siano conformi al Regolamento (CE) n. 1223/2009 sui cosmetici, per l’appunto.

Queste le proprietà del CBD che molti ancora non conoscono

I progressi della ricerca hanno dimostrato che il consumo di CBD potrebbe apportare diversi benefici alla salute e alla qualità della vita delle persone. Vediamo quali sono i più accreditati. Innanzitutto, il cannabidiolo avrebbe un effetto analgesico, che può portare a una riduzione di vari dolori associati all’infiammazione, come quelli legati a ferite, gonfiori e persino coliche. Inoltre, la prestigiosa rivista Neurotherapeutics ha pubblicato uno studio, il quale rivela che il CBD può essere una buona terapia per trattare i problemi associati ai disturbi d’ansia. Ci sono poi altre ricerche secondo le quali il CBD potrebbe fungere da neuroprotettore: gli studi sono ancora in fase iniziale, si intende, ma tutto lascia pensare che il CBD possa essere di grande aiuto nel trattamento del Parkinson e dell’Alzheimer, entrambe malattie neurologiche. Infine, secondo un articolo pubblicato dal New York Times, il CBD combinato con il THC (un’altra delle sostanze presenti nella pianta di Cannabis), funziona come parte del trattamento dei disturbi del sonno, come l’insonnia e gli incubi causati dal PTSD. Insomma, le potenzialità in campo medico sono davvero numerose, ma la ricerca sta procedendo per trovare ulteriori prove a sostegno di questa tesi.

Conclusioni

Questo articolo aveva il proposito di spiegare lo status legale del CBD in Italia. Per farlo, abbiamo fatto menzione di un’importante dichiarazione della Corte di Giustizia Europea del 2020. Inoltre, per sostenere la tesi secondo la quale il CBD non rappresenterebbe una minaccia, abbiamo riportato alcuni casi dimostrativi a riprova delle potenzialità del cannabidiolo in campo medico. Ad oggi dunque, è possibile acquistare prodotti a base di CBD nel pieno rispetto della legge presso i negozi fisici e online come Justbob, portale di riferimento del settore che offre una vasta gamma di alta qualità.

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