- Il Ministro dell’Ambiente: valore disastro ambientale dei Pellini è di 33 milioni
- Stili di vita antidoto a cancro, 12 tipi legati a obesità
- Lotta allo smog, Legambiente: “Bene scelta amministrazione Acerra di insediare tavolo tra Comuni”
- L’impegno delle istituzioni per la tutela ambientale del territorio: il bilancio dei controlli della Forestale
- Terra dei Fuochi, il Prefetto: non siamo all’anno zero. De Luca: tanto è stato fatto
- Qualità dell’aria, intesa tra i sindaci dell’agro acerrano
- Vertice in Prefettura, ribadito il calo dei reati. Il sindaco d’Errico: allineare sicurezza reale a quella percepita
- L’assessore Mariarca Viscovo promuove la prevenzione: screening Livatino con l’Ospedale Evangelico Betania
- La Corte Europea: ecco cosa deve fare l’Italia per la Terra dei Fuochi
- Ritorno Bar e Cucina di Quartiere ad Acerra vince il Premio “Bar Rivelazione dell’Anno” per la Guida Identità Golose 2025
Il Ministro dell’Ambiente: valore disastro ambientale dei Pellini è di 33 milioni
Per il risanamento della Terra dei Fuochi, il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha “portato avanti le indagini tecniche per la mappatura dei terreni destinati all’agricoltura, al fine di accertare l’eventuale esistenza di contaminanti causati da sversamenti e smaltimenti abusivi. In tal modo sono state individuate le aree che non possono essere destinate alla produzione agroalimentare, ma esclusivamente a colture diverse in considerazione delle capacità fitodepurative”. Lo ha detto il ministro Gilberto Pichetto al question time alla Camera, rispondendo a una interrogazione dei deputati di Avs. “Stiamo costantemente monitorando le azioni di bonifica attuate dalla Regione sulla base dei vari accordi e convenzioni”, ha aggiunto il ministro. Il valore monetario del danno ambientale causato dai fratelli Pellini di Acerra, condannati nel 2017 per disastro ambientale e citati nell’interrogazione, “è complessivamente stimato in circa 33 milioni di euro”. ha detto ancora il ministro, e “rappresenta la quantificazione delle misure ambientali complementari che dovranno essere realizzate, a spese dei responsabili, anche presso altri siti”.
“L’Avvocatura, nel corso del 2024, ha espresso parere favorevole all’avvio di un’azione risarcitoria del danno ambientale – ha aggiunto Pichetto -. È stato richiesto altresì di attivare l’Ispra per il necessario supporto tecnico volto all’accertamento dello stato dei siti coinvolti, ed alla quantificazione dei costi delle attività necessarie a conseguirne la completa e corretta riparazione”.
fonte Ansa