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Omicidio Tortora, sconto di pena per quattro
La sentenza di Appello di uno dei quattro processo per il delitto avvenuto ad Acerra a maggio del 2020.
ACERRA – Omicidio Tortora, sconto di pena per tutti. E’ quanto ha stabilito la Terza Sezione della Corte d’Assise d’Appello di Napoli nei confronti dei presunti mandanti e fiancheggiatori accusati del delitto di Pasquale Tortora, alias ‘o stagnaro(nella foto) . Ferdinando Rago, 44enne di Melito detto ‘o falegname rimedia 23 anni e 4 mesi di reclusione (rispetto ai 28 del primo grado, difeso dagli avvocati Luigi Senese e Lucia Boscaino). L’ex ras di Acerra Bruno Avventurato, invece, prende 13 anni e 6 mesi, il fratello Giancarlo 23 anni e 11 mesi mentre Cosimo ‘Mino’ Nicolì prende 12 anni e 6 mesi: si tratta di tre collaboratori di giustizia. I fatti oggetto di questo procedimento risalgono a maggio del 2020, quando all’interno del cortile della sua abitazione di via Calzolaio ad Acerra fu ucciso Pasquale Tortora. Secondo l’Antimafia i fratelli Avventurato e ‘Mino’ Nicoli sarebbero i mandanti, gli ideatori e gli organizzatori dell’agguato portato a termine poi da Alessio Galdiero e Angelo Di Palma.
Il melitese, invece, su incarico dello stesso Mino avrebbe reclutato i killer e si sarebbe occupato del loro sostentamento, oltre a recarsi nella base logistica del corso della Resistenza ad Acerra ed effettuare i sopralluoghi propedeutici all’esecuzione del delitto. L’omicidio di Pasquale ‘o stagnaro sarebbe nato in maniera particolare, stando al racconto del pentito qualianese, come una ‘offerta’ di Mino agli Avventurato di vendicare la morte del fratello Giuseppe, ammazzato ad Acerra a dicembre del 2019.