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La rivoluzione del banking digitale in Italia: addio sportelli, benvenute app

Basta una passeggiata per le vie dei paesi italiani per scontrarsi con una realtà in piena evoluzione: le filiali bancarie, un tempo simbolo di fiducia e sicurezza, stanno infatti gradualmente scomparendo. La desertificazione bancaria è un fenomeno evidente, con sempre più sportelli che chiudono i battenti, lasciando il posto a una nuova era digitale. Un cambiamento che non passa, dunque, inosservato e che viene confermato dai dati numerici, dai quali si evince una nuova tendenza nella gestione delle finanze da parte degli italiani.
Il boom del digital banking: numeri e trend
L’Italia, come gran parte del mondo, sta abbracciando con crescente entusiasmo le novità che provengono dal mondo digitale, non solo per l’uso di servizi di comunicazione e intrattenimento, come l’app di messaggistica istantanea WhatsApp o quelle dedicate al mondo dei giochi di casino e poker come PokerStars, che tanto successo hanno ottenuto in questi ultimi anni, ma anche per quanto riguarda risparmio e gestione delle finanze. Secondo una recente ricerca di Statista, infatti, ben 57,5 milioni di italiani utilizzano servizi di online banking, un dato sorprendente che rivela come molti italiani posseggano più di uno strumento bancario digitale, dimostrando una crescente fiducia nella tecnologia per il controllo delle loro finanze. A confronto con i nostri vicini europei, il panorama italiano è però più variegato. Il Regno Unito guida il gruppo con 106,53 milioni di utenti di online banking, seguito da Germania e Francia con 96,4 e 79,4 milioni rispettivamente, mentre qui da noi sembra esserci ancora un certo gap tra nord e sud, che frena in qualche modo il dato nazionale. Sebbene l’Italia non sia ancora al livello dei Paesi più digitalizzati in tal senso, la crescita è però costante e significativa.
Neobank: le nuove protagoniste del settore
Un fenomeno emergente in Italia è rappresentato dalle neobank – istituti finanziari nati interamente nel mondo digitale. Oggi, infatti, 5,82 milioni di italiani hanno già abbandonato le banche tradizionali per abbracciare questi nuovi attori, come Revolut, N26 e isybank, che si distinguono per la loro capacità di offrire una gestione finanziaria completamente online, eliminando la necessità di recarsi in una filiale fisica. Il successo delle neobank è evidente non solo nel numero di utenti, ma anche nel loro impatto economico. Nel 2023, il fatturato delle neobank in Italia ha raggiunto i 107,1 miliardi di euro, segnando un aumento notevole rispetto ai 73 milioni di euro dell’anno precedente e riflettendo non solo un’adozione rapida da parte dei consumatori, ma anche un’evoluzione nel modo in cui percepiamo e utilizziamo i servizi bancari.
L’ascesa del mobile banking
Accanto all’online banking, va però osservato un altro interessante fenomeno, che è quello del mobile banking, ossia l’uso di servizi bancari tramite app su smartphone e tablet, che sta guadagnando terreno con una velocità impressionante. Secondo i dati più recenti, già il 51% degli italiani utilizza regolarmente servizi di mobile banking, a dimostrazione che l’accesso ai servizi finanziari tramite smartphone sta diventando sempre più la norma, venendo considerato qualitativamente al pari dell’accesso da PC se non più comodo. Il banking digitale in Italia è dunque destinato a crescere ulteriormente: sempre secondo Statista, il 34% degli italiani sarebbe disposto ad abbandonare completamente le banche tradizionali a favore di un’esperienza di banking completamente online e, di questi, il 22% sarebbe pronto a gestire le proprie finanze esclusivamente tramite mobile. È interessante però notare come non si tratti di una tendenza diffusa solo tra i giovani, che sicuramente hanno una maggiore dimestichezza con i dispositivi tecnologici. Un rapporto di Payplug – OpinionWay del 2023 ha infatti rivelato che l’adozione di metodi di pagamento digitali è quasi uniforme tra generazioni diverse, a riprova di un cambiamento culturale più ampio, in cui la comodità e l’efficienza delle soluzioni digitali superano le abitudini radicate.
È davvero la fine dell’era delle filiali?
La lenta e progressiva chiusura degli sportelli bancari in Italia è solo un segnale del più ampio passaggio verso il digital banking. Le banche tradizionali stanno reagendo, cercando di mantenere il passo con le neobank attraverso l’innovazione e l’offerta di servizi digitali avanzati, tuttavia il futuro sembra sempre più orientato verso un modello in cui le filiali fisiche potrebbero diventare un ricordo del passato. In questo contesto in evoluzione, la fiducia dei consumatori nelle soluzioni digitali è destinata peraltro a crescere, spingendo le banche a reinventarsi continuamente per rimanere rilevanti in un mondo sempre più connesso e digitale. Le filiali forse non spariranno del tutto, ma è chiaro che il settore potrebbe ritrovarsi completamente rivoluzionato nel giro di pochi anni.