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L’importanza di fare lasciti testamentari
Scrivere un testamento può essere un modo per dare una mano al prossimo e finanziare una onlus che opera nel terzo settore. Attraverso un lascito testamentario, infatti, si può lasciare un bene, una somma di denaro oppure una parte del proprio patrimonio a un ente filantropico come ad esempio Medici Senza Frontiere, uno storico ente che da molti anni ormai si prodiga nel dare una mano a chi si trova in difficoltà. A tal proposito, per avere maggiori informazioni sull’importanza dei lasciti solidali, dai uno sguardo al sito ufficiale di MSF.
Il testamento
Il testamento è un negozio giuridico mortis causa, ovvero, i suoi effetti hanno origine proprio nel momento in cui chi lo ha redatto (il testatore appunto) viene a mancare. Nel nostro ordinamento giuridico esistono diverse forme testamentarie: pubblico, olografo e segreto. Il testamento più semplice, e forse più conosciuto rispetto agli altri, è quello olografo. Quest’ultimo, infatti, è redatto personalmente dal testatore con penna e su un foglio di carta. È essenziale la c.d. autografia del testamento, cioè la scheda deve essere scritta di pugno dal testatore (un testamento olografo scritto a macchina oppure a pc sarebbe nullo in quanto privo del requisito dell’autografia appunto). Il testamento pubblico, invece, non è scritto dal testatore ma dal Notaio, il quale lo riceve alla presenza di due testimoni e nel pieno rispetto delle formalità previste dalla Legge. Infine, il testamento segreto è quello meno usato e conosciuto rispetto agli altri due. Questo perché impone l’osservanza di una pluralità di formalità che, di fatto, lo rendono piuttosto complicato e ostico. In tutte e tre le forme testamentarie citate è possibile prevedere disposizioni testamentarie solidali, ovvero, in favori di onlus.
Perché fare un lascito solidale?
Ci sono diversi motivi per i quali bisognerebbe fare un lascito solidale, tra cui:
- Realizzare le proprie volontà: attraverso un lascito testamentario è possibile definire in maniera chiara come deve essere impiegato il patrimonio a seguito della scomparsa;
- Contribuire a cause significative: i lasciti solidali consentono di offrire un supporto concreto alle cause che stanno più a cuore, scegliendo in autonomia la Onlus alla quale devolvere il lascito;
- Lasciare un’impronta nel mondo: devolvere una somma dopo la propria morte a un ente benefico assicura che la propria memoria venga perpetuata nel tempo, grazie al sostegno alle persone bisognose;
- Evitare conflitti tra eredi: un testamento solidale può evitare i conflitti familiari tra gli eredi derivanti dalla distribuzione del patrimonio, fornendo istruzioni chiare su come bisogna utilizzare la quota disponibile del patrimonio;
- Trasmettere valori importanti: un lascito permette anche di trasmettere valori importanti, come la generosità e l’altruismo, con un esempio concreto e tangibile di impegno sociale;
- Evitare che l’eredità vada allo Stato: se non si hanno eredi, in assenza di un testamento valido, l’eredità viene devoluta allo Stato; un lascito testamentario permette di evitare questa possibilità.
Come scegliere l’ente?
Per fare un lascito solidale è necessario individuare l’ente al quale destinare il proprio patrimonio (o solo una sua parte), in caso contrario la disposizione sarebbe nulla. Ma come si fa a scegliere senza commettere errori? Il primo consiglio è quello di informarsi sulle attività svolte dall’organizzazione nel corso degli anni. Ciò permette di valutare l’efficacia dell’azione dell’ente e il suo impatto sulla società. Tuttavia, è necessario anche esaminare la trasparenza finanziaria e l’affidabilità dalle Onlus, leggendo con attenzione le scritture contabili. È importante anche accertarsi che rispetti le normative vigenti. Ad ogni modo, le associazioni che hanno alle spalle diversi anni di attività possono essere un’ottima scelta da parte del testatore. Una delle onlus più attive nel nostro Paese è Medici Senza Frontiere, che da oltre cinquant’anni offre i propri servizi a chi è meno fortunato.