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Edilizia, affari, criminalità e movida senza regole: ecco la ‘variante Pomigliano’
L’attentato al parco auto della Polizia Locale sembra essere un chiaro segnale nei confronti di chi lotta per il ripristino della legalità in una città fuori controllo.
POMIGLIANO D’ARCO – La ‘variante pomiglianese’. Un tempo conosciuta come città operaia e laboriosa, all’inizio del 2022 Pomigliano d’Arco si scopre fragile ed in balia della criminalità. Che sia organizzata o meno lo stabiliranno le inchieste sul tavolo di due Procure che stanno provando a far luce sulle ‘ombre’ che avvolgono un paese che da anni ha perso la sua identità. Da polo operaio e culturale, oggi è un grande fast food a cielo aperto, dove pure la qualità sta cedendo il passo al profitto senza scrupoli e senza regole tra cicchetti a 1 euro, alcool servito ai minori che finiscono in coma etilico, caos, spaccio e baby gang. Da diverso tempo il comando di Polizia Locale, magistralmente guidato dal colonnello Luigi Maiello sta provando a dare una ‘sterzata’. Ed il gravissimo attentato avvenuto nella notte di Capodanno al Comando, con l’incendio di tre auto in uso al Comando, tra cui una Mercedes sequestrata ad un esponente della mala vesuviana, è solo la punta del pesante decadimento in atto.
Il Comandante Maiello ed i suoi uomini hanno dichiarato ‘guerra’ ad un sistema che ha visto – secondo l’ipotesi della Procura che coordina l’indagine – una presunta non corretta applicazione del Piano Casa che ha portato a diversi sequestri in materia di attività edilizia. Opere, oggetto di concessioni pregresse, che interesserebbero aree e manufatti che non sarebbero potuti rientrare per caratteristiche e tipologie strutturali nella legge regionale ‘Piano Casa’. Ad oggi sono oltre 300 gli appartamenti sequestrati a Pomigliano d’Arco dal Comando di Polizia Locale. Il che significa svariati milioni di euro che mancano nelle casse di chi ha investito in un intreccio di interessi. Nomi e cognomi noti, volti conosciuti. Il Palazzo trema già da tempo: tremano la politica, i colletti bianchi e il mondo degli affari.
Non trema Luigi Maiello, sempre in prima linea per il rispetto delle regole e della legalità e che punta a difendere in ogni luogo il lavoro suo e degli agenti del Comando. Dopo il raid incendiario il colonnello ha ricevuto la solidarietà dalla vicina Acerra che l’anno scorso pure ha subito un attentato simile: “Questi atti criminali non freneranno in alcun modo le iniziative di ripristino della legalità che le Amministrazioni locali stanno portando avanti – le parole del sindaco Raffaele Lettieri – l’amministrazione comunale di Acerra sa cosa causa e cosa provoca questa vile azione nell’azione della Polizia locale: porterà un aumento sicuro della determinazione e dell’azione degli uomini e delle donne della Municipale, una determinazione ad esigere il rispetto delle regole fino in fondo, per la tutela di tutti. Sono sicuro che questo spregevole atto non intimorirà nessuno: Pomigliano d’Arco come Acerra, non rallenta l’azione quotidiana contro la malavita e il malaffare. Non ci sarà neanche alcun sentimento di rivalsa, ci sarà la piena certezza che il lavoro che si sta facendo deve essere perseguito con fermezza e risolutezza, come sempre fanno quotidianamente le Forze dell’Ordine tutte”.
“E’ stato un brutto Capodanno per il Corpo di Polizia Locale e la città di Pomigliano D’Arco. Ho appena sentito il Comandante Luigi Maiello per esprimere solidarietà e vicinanza. Una sfida così pesante alle istituzioni merita fermezza, unità delle Polizie Locali, collaborazione con tutte le Forze dell’Ordine” ha sottolineato il presidente del consiglio comunale Andrea Piatto.