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Polizia Investigativa, premiata la Squadra del Commissariato di Acerra

Gli uomini diretti dal vicequestore Antonio Cristiano e coordinati dal sostituto commissario Alessandro Gallo primeggiano nel premio ‘Antonio Ammaturo Legalità Città di Napoli’.
ACERRA – Un latitante catturato ed uno stalker bloccato. Sono le due principali operazioni per cui la Squadra di Polizia Giudiziaria del commissariato di polizia di Acerra ha ricevuto ieri mattina il premio ‘Antonio Ammaturo Legalità Città di Napoli’ organizzato dalla Polizia di Stato e riservato alle sezioni Investigative della Questura e dei singoli commissariati. Il riconoscimento – andato ex aequo con la Squadra Omicidi della Mobile di Napoli – è dedicato alla memoria del vicequestore Primo Dirigente della Polizia Antonio Ammaturo che unitamente all’agente scelto Pasquale Paola rimase vittima di un agguato terroristico avvenuto a Napoli il 15 luglio del 1982.
La cerimonia ha avuto luogo nella Basilica di San Giovanni Maggiore a Napoli. Il questore Guido Marino ha premiato i nove componenti della Squadra di Polizia Giudiziaria, diretti dal vicequestore Antonio Cristiano e coordinati dal sostituto commissario Alessandro Gallo: con loro onore al merito per l’ispettore capo Antonio Corvo, per il sovrintendente capo Rosa Sodano e per gli assistenti capo Antonio Amirante, Eugenio Coppolaro, Michele De Luca, Antonio Letizia e Antonio Tulino. “E’ finita: complimenti, mi avete preso”. E’ con queste parole che Nunzio Porzio, 29enne del rione Salicelle di Afragola, si complimentò con gli agenti dell’Investigativa che a fine 2014 misero la parola fine alla sua latitanza che durava da due mesi.
Sfuggito alla cattura nel corso di un blitz dei carabinieri contro il clan delle Salicelle, fu fermato nel rione Fondola dalla polizia dopo un’attenta attività di osservazione e pedinamento: aveva con sé una pistola a tamburo modello Cobra 38 special, con matricola abrasa, completa di caricatore e 6 proiettili calibro 38.
Lo scorso marzo, invece, gli stessi 007 dell’Investigativa acerrana posero fine alla relazione da incubo di una 24enne di Acerra con un 22enne napoletano di Ponticelli, Rosario Di Martino, bloccato per stalking. Fu rintracciato in un’abitazione che i suoi parenti gli avevano preso in affitto ad Avellino. Quello che sembrava un amore, però si rivelò ben presto un incubo: la ragazza, infatti, venne gravemente sottomessa dal compagno in un rapporto fatto di continue minacce ed ingiurie, che il giovane estese anche ai familiari della donna, allo scopo di indurre tutti a non sporgere denuncia nonostante lei avesse raccontato cosa stesse subendo. (REDAZIONE CRONACA)