- Acerra, il consiglio comunale ricorda il carabiniere ucciso in Puglia
- La Medicina Nucleare nel cuore di Napoli: aggiornamento scientifico tra innovazione, etica e visione globale del paziente
- Rapina al centro scommesse, due condanne
- Settimana della Musica, chiusura con il Premio ‘Maria Russo Spena’
- Qual è la distribuzione delle Scommesse negli utenti italiani?
- Pace a Gaza e stop a cooperazione con Israele, mozione di Vittoria Lettieri in Regione
- Acerra va in scena al Castello, al via la rassegna teatrale
- ‘Acerra sicura’, operazione Alto Impatto interforze
- Piscina Comunale, ecco l’Open Day: nuove opportunità di crescita sociale e di scoperta di talenti
- In migliaia in piazza per l’Assalto al Castello, grande successo di pubblico
Bomba carta contro l’abitazione del sindaco, è caccia agli autori del vile gesto

ACERRA- Bomba carta contro l’abitazione del sindaco, è caccia agli autori del vile gesto. Sono strette nel massimo riserbo le indagini che mirano ad individuare i responsabili del lancio di una ‘cipolla’ contro la casa della famiglia Lettieri avvenuto nella tarda serata di venerdì.
Sul fatto sia i carabinieri che la polizia stanno provando a ricostruire la dinamica dei fatti per accertare un episodio che ha turbato la serenità della famiglia del primo cittadino e della decina di residenti della tranquilla stradina del quartiere Spiniello. E’ caccia, intanto, ad una coppia di giovani che sarebbe giunta in via Como a bordo di due distinte biciclette: arrivati davanti la casa del sindaco avrebbero rallentato, acceso la miccia del rudimentale ordigno per poi lanciarlo all’interno.
La discesa che conduce al garage dei Lettieri, poi, avrebbe fatto scivolare la bomba fino alla saracinesca, contribuendo, così ad aumentare il fragore dello scoppio, che ha fatto sobbalzare la moglie ed i figli del primo cittadino, i quali da poco avevano finito di cenare. Raffaele Lettieri, invece, non era in casa poiché impegnato in una riunione con i segretari di partito di Acerra per discutere delle iniziative da intraprendere sul fronte ambientale seguenti al blocco dell’invio delle ecoballe da Eboli, destinazione termovalorizzatore. Non è da escludere, intanto, che lo stesso Lettieri ed i suoi familiari possano essere stati ascoltati dagli inquirenti al fine di provare a fare chiarezza sul gesto violento. Tutte le ipotesi investigative, pertanto, sono al vaglio di carabinieri e polizia, anche se si propenderebbe per una bravata ad opera di una coppia di ragazzini. Pare remota, infatti, la possibilità di un attentato legato all’attività del sindaco o ad un fatto riconducibile alla criminalità organizzata: anche queste due ricostruzioni, comunque, non vengono del tutto escluse. “Ho piena fiducia nelle forze dell’ordine: sono sicuro che svolgeranno il loro lavoro in maniera egregia riuscendo ad individuare il responsabili”. Queste le parole del sindaco Raffaele Lettieri il giorno dopo l’esplosione dell’ordigno nel giardino della sua abitazione a via Como. “Massimo affidamento nell’operato degli organi inquirenti – continua – che certamente andranno fino in fondo. Io, intanto, vado avanti”.