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Operazione anticrimine della polizia, due arresti e sette denunce

ACERRA – Operazione anticrimine della polizia, due arresti e sette denunce. Sequestrato oltre un etto di droga. E’ il bilancio dell’attività portata a termine l’altro giorno dagli uomini dell’Investigativa del commissariato di Acerra, diretti dal vicequestore Antonio Cristiano e coordinati dal sostituto commissario Alessandro Gallo, nel corso di tre circostanze differenti.
Nei guai finiscono Giuseppe Capasso, per spaccio e Vincenzo De Rosa, per evasione dagli arresti domiciliari. Due nuclei familiari, invece, si affrontano per strada a calci, pugni e bastoni: in sette deferiti in stato di libertà. Numeri importanti che denotano un presidio capillare del territorio per contrastare i fenomeni illeciti e tutelare l’incolumità della cittadinanza. I fatti: poco dopo le 14,30 del primo pomeriggio di giovedì, i poliziotti di stanza in via Tasso, sono impegnati in un servizio di controllo straordinario nel rione Madonnelle. Qui notano camminare una persona a loro già nota. Si tratta, nello specifico, del 44enne Vincenzo De Rosa: l’uomo viene bloccato in quanto responsabile di evasione dalla detenzione domiciliare in virtù di un’ordinanza emessa a marzo scorso dal tribunale di Sorveglianza di Napoli. La misura cautelare alla quale era sottoposto dovuta a reati contro il patrimonio. Proverà a giustificare l’allontanamento da casa con l’acquisto di un pacchetto di sigarette.
Convalidato l’arresto, il giudice del tribunale di Nola lo ha rimesso ai domiciliari in attesa del processo. Un’ora dopo l’operazione delle Madonnelle, una Volante si porta in contrada Spiniello a seguito di una segnalazione di una rissa in atto in strada tra numerose persone. Secondo quanto ricostruito, si sarebbero affrontate due famiglie per dissapori in merito alla locazione di un immobile destinato ad attività produttiva. In pratica una famiglia di macellai non voleva che venisse aperta un’analoga attività commerciale vicino alla propria. Gli agenti con non poche difficoltà dovute alla concitazione dei tanti presenti riescono ad individuare e identificare i contendenti: poi, con l’ausilio di altre unità operative, riescono finalmente a condurre in ufficio sette persone denunciate successivamente: si tratta di due fratelli, D.C., di 32 anni e A.C., di 35 e di un altro nucleo familiare composto da due donne, M.P. di 66 anni e G.D.L. di 42 e tre uomini, il 18enne A. S., il 32enne C.S. ed il 37enne G.D.L. In serata, infine, l’arresto per spaccio.
Transitando lungo corso Vittorio Emanuele II, gli uomini dell’Investigativa notano che Giuseppe Capasso, 21enne tenuto sotto osservazione da qualche tempo, alla vista della polizia entra di fretta nel cortile della sua abitazione. Le forze dell’ordine, dunque, decidono di effettuare in controllo: una volta in casa notano sul piano cottura della cucina 4 stecche di hashish. Dopo un’ispezione più approfondita, in un contenitore occultato sotto il frigorifero spunta un panetto di ‘fumo’ di circa 100 grammi. Oltre alla droga sequestrati anche alcuni coltelli (di cui uno rinvenuto nel sottoscala) ed un tagliere, tutto materiale utilizzato per il taglio dello stupefacente. Al ragazzo, che non è da escludere sia organico ad un cartello di narcos operante nella zona, disposti i domiciliari in attesa della convalida dell’arresto.