La Cattedrale di Acerra

By on 22 dicembre 2013

La città di Acerra conserva un importante identità storico-religiosa e prima di fare della religione cristiana il suo essenziale culto era una città fortemente idolatra.

Nel momento in cui in tutto l’impero romano iniziò l’opera di conversione al cristianesimo, ed Acerra era uno dei tanti domini di questo impero,il passaggio dalla religione pagana a quella cristiana fu imminente, coadiuvato, con molta probabilità, dall’arrivo in città dell’apostolo Pietro che qui si fermò durante il suo viaggio da Brindisi a Roma. Quella che oggi è il simbolo della religiosità acerrana, la Cattedrale, sorge proprio su un antico tempio pagano dedicato ad Ercole.

Per volere di Costantino fuordinato di sostituire i templi pagani con le chiese cristiane e questo di Acerra, dedicato ad Ercole, durante il passaggio nel 302 dell’era volgare di S.Gennaro incatenato ad Acerra era ancora in piedi. Il tutto è testimoniato da un epigrafe sulla lapide ritrovata dallo storico Caporale nel1855, sulla quale si legge “Templum hoc sacratum Herculi”. Oggi erroneamente si definisce Duomo la chiesa principale di Acerra, sede vescovile e per tanto meritevole dell’appellativo Cattedrale. Edificata probabilmente nel 1058 nel corso dei secoli ha subìto profonde trasformazioni che ne hanno modificato l’aspetto e che a causa di numerose negligenze hanno contribuito alla perdita di componenti importanti tra cui marmi, colonne e sepolcri.

Le prime descrizioni della Cattedrale risalgono al 1583 e ricoducono alla presenza di un altare maggiore con un coro già consacrato e la scultura dell’Assunta in metallo dorato, sostituita poi da un effige che rappresenta la Vergine, assunta come pala d’altare, opera di Giacinto Diana datata 1798. Nel XVIII secolo la Chiesa era suddivisa in una navata centrale e due laterali minori attraversate da 14 pilastri,a croce latina. Nel 1750 spinti dalla ricerca della perfezione, si tentò un rinnovo di stucchi, ma non essendoci stati pagamenti, lo stuccatore Bartolomeo Del Vecchio fermò i lavori facendo addirittura ricorso al re per essere retribuito.

duomoNel 1789 crollò parte della soffitta, quindi si cercò nuovamente di ricostruirla con l’ausilio dei cittadini che offrivano materiali e di muratori che lavoravano senza retribuzione, ma dopo trent’anni anni ,nel 1819, la chiesa non era ancora terminata e gli acerrani delusi chiesero aiutò al sovrano, il quale ordinò l’intervento del comune. Nel 1850 dopo tutta l’opera di riedificazione ” stentata e disordinata” come la definisce il Caporale, la cupola venne demolita a causa di una lesione e la Cattedrale venne lasciata per circa sei anni in condizioni di assoluta rovina, con infiltrazioni d’acqua piovana nelle fondamenta che addirittura portarono alla crescita di vegetazione in loco.

Nel 1858 il Comune investì circa 60mila lire per riportare la Cattedrale cosi come appare oggi, a croce latina con tre navate, la centrale arriva nella cappella del sacramento, preceduta da un atrio a otto colonne, con un coro di legno di noce e un trono di marmo risalente al 1800 fatto di marmi di breccia africana e rossi e gialli di Sicilia.Importanti dipinti adornano la costruzione, in particolare “L’Efficacia del Rosario”, opera di Azzolino e l’ornamento della porticina che custodisce l’olio santo, alle spalle dell’altare che rappresenta la Madonna con il Bambino che reca in mano un globo,con a destra S.Pietro e a sinistra S.Paolo attribuibile forse a Giovanni da Nola..

Curiosità:

Tra le divinità adorate ricordiamo Giove, Cibele, dio della fecondità della terra, Cerere ed Ercole, portatore di forza..

L’Apostolo Pietro si fermo ad Acerra durante il viaggio per Roma,essendo questa l’unica via di passaggio tra Napolie Benevento.

S.Gennaro incatenato nel 302 era volgare fu di passaggio ad Acerra

” L’Efficacia del Rosario”: Al centro del dipinto troviamo Gesù Cristodal cui costato fuoriesce un rosario che la Madonna sfila, appoggiato con i piedi su piccoli cherubini, La Vergine è rappresentata con una corona d’oro e rose, una tunica bianca e un manto stellato.A sinistra è presente un uomo nudo coperto da un panno, alle cui spalle troviamo l’Arcangelo S. Michele con una bilancia a doppia coppa :il rosario da un lato e dall’altro le colpe del penitente.Il dipinto presenta segni di inadeguata conservazione, ma da esso si percepisce un forte senso religioso.

di Lina D’Angelo

Centro Servizi Acerra