Traffico di droga dalla Spagna per le piazze di Napoli e Avellino, 17 arresti

By on 11 dicembre 2018

Ci sono anche due soggetti di Acerra accusati di spaccio. Sequestrata Villa Manzi, struttura di Roccarainola famosa per le cerimonie.

ACERRA – Traffico di droga dalla Spagna per le piazze di spaccio di Napoli e di Avelllino: in due fanno scena muta, in tre respingono le accuse. E’ quanto risulta dopo i primi interrogatori di garanzia effettuati nei confronti di alcuni degli indagati colpiti all’alba di lunedì da un’ordinanza di custodia cautelare a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e di importazione di quantità anche ingenti di sostanze del tipo cocaina ed hashish.

Davanti al gip del tribunale di Napoli Saverio Vertuccio, Aniello Liccardo e Antonio Sirignano, due trentenni di Roccarainola, entrambi difesi dall’avvocato Angelo Pignatelli, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Marco Pulzone, invece, 33enne di Cicciano e Clemente Sarappa, 69enne di Roccarainola, hanno chiarito la propria versione dei fatti respingendo con decisione le contestazioni: sono assistiti dal penalista Agostino Miele. Addebiti negati anche per Vincenzo Paolillo, trentenne di Acerra: è difeso dall’avvocato Giovanni Carlo Esposito. I cinque sono stati destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere insieme ad altre 12 persone: si tratta di Armando Manzi, imprenditore 55enne di Tufino e di suo figlio Oreste, di 25 anni, Elpidio Natale, 34enne di Roccarainola, Armando De Maio, 28enne di Marigliano, Ciro De Maio, 55enne di Marigliano, Pasquale Capolongo, 57enne di Tufino, Giovanni Garofalo, 44enne di Melito, Francesco Cirillo, detto Cico, 28enne di Roccarainola, Biagio Liccardo, 29enne di Roccarainola, Alfonso Russo, 51enne di Giugliano, Giovanni Sergio, 49enne di Maddaloni (Caserta) e Giuseppe Terracciano, 31enne pure lui di Acerra.

Dieci gli indagati a piede libero: Francesco Venturato, 36enne di Acerra, Antonio Cibelli, 52enne napoletanoo di Barra, Rosario Orefice, 26enne di Casoria, Domenico Razzano, 52enne di Maddaloni, Ciro Farina, 55enne pure lui di Maddaloni, Luciano Pompeo, 33enne napoletano, Bartolomeo Falco, 53enne di Comiziano, Marco Manno, 38enne di Volla ed i collaboratori di giustizia Antonio Lo Russo (al vertice dell’omonimo clan) e Claudio Esposito. Il provvedimento era stato eseguito dai militari della Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino, unitamente alla Direzione Investigativa Antimafia di Napoli, Per alcuni degli arrestati la contestazione prevede anche l’aggravante mafiosa. Secondo la ricostruzione accusatoria accolta dal gip, a capo del sodalizio criminale c’era l’imprenditore nolano Armando Manzi, attivo nel settore della ristorazione finalizzata alla celebrazione di cerimonie, affiancato dal figlio Oreste e da una schiera di collaboratori, in grado di importare dalla Spagna considerevoli partite di stupefacente destinate al mercato delle province di Napoli e Avellino.

Nel corso delle indagini erano stati sequestrati complessivamente 323 chili di hashish, abilmente occultati in apposito doppio-fondo creato ad hoc all’interno di uno dei serbatoi di carburante di un autoarticolato. Nell’attività investigativa era emerso come i vertici del gruppo tenessero rapporti con esponenti apicali del clan metropolitano Lo Russo, favorendo la latitanza del capoclan Antonio con l’ospitalità nelle zone di Roccarainola, Comiziano e Sperone. Nel corso del blitz sottoposte a sequestro preventivo anche la struttura ricettiva per cerimonie ‘Villa Manzi’ e quote della società proprietaria della stessa, riconducibili ai titolari pur se formalmente intestate ad alcuni prestanome.

Centro Servizi Acerra