Questione ex Montefibre, fiumi di parole ma niente fatti

By on 28 ottobre 2015

Incontro in Regione nella Commissione Attività produttive in presenza dell’assessore al Lavoro: la vertenza dovrebbe essere spostata al Ministero per lo Sviluppo Economico.ACERRA – Riqualificaizone dell’area Montefibre, per il momento restano solo le ‘buone intenzioni’ mentre i lavoratori continuano nel loro dramma personale tra licenziamenti e mancanza di mensilità. E’ quanto risulta dopo l’incontro che si è svolto in Consiglio Regionale alla presenza dell’assessore al Lavoro Sonia Palmeri, con le rappresentanze del mondo sindacale e imprenditoriale.

“La commissione Attività produttive ha posto al centro dell’audizione di questa mattina il delicato tema della ex Montefibre di Acerra. Da questo tavolo si deve ripartire- ha dichiarato il presidente della Terza Commissione Nicola Marrazzo – la prima cosa da fare sarà quella di investire sulle potenzialità che l’area industriale può offrire. Per questo, in accordo con l’Assessore al Lavoro Palmeri, chiederemo al governo di rinegoziare l’accordo di programma stilato nel 2006, affinché non solo si diano risposte certe ai 500 lavoratori in cassa integrazione, ma si punti a creare un polo produttivo d’eccellenza, che investa in nuova occupazione”.

“Abbiamo ereditato un moribondo nonostante le forze lavoro dello stabilimento siano giovani e attive”. Così la consigliera Pd Antonella Ciaramella a proposito della vertenza sull’ex montefibre di Acerra.“Bisognerà affrontare le criticità della Montefibre con una nuova visione politica che parta proprio da questo tavolo, rivedendo l’accordo di programma di otto anni fa. In questi anni sono stati fatti Investimenti sul piano industriale, adesso è necessario trovare gli strumenti adatti per far ripartire lo stabilimento seguendo un piano integrato di sviluppo all’interno della programmazione strategica regionale che veda coinvolti i livelli locali, regionali e ministero”, ha concluso l’esponente Pd.

“Il destino dei lavoratori della ex Montefibre e dell’intera area industriale di Acerra deve avere centralità nell’agenda politica del governo regionale, d’intesa con il Mise e ovviamente con i soggetti della rappresentanza sindacale e del mondo dell’impresa. Il primo passo è ripartire dall’Accordo di programma sottoscritto nel 2006, per verificare la possibilità di rinegoziare quell’intesa sulla scorta del tempo trascorso e del contesto attuale”. È il commento di Antonio Marciano, consigliere regionale del Pd.

“L’audizione di quest’oggi sullo stato di crisi dell’ex area Montefibre ad Acerra¬ è stata importante, non solo perché ha consentito a tutti i presenti di approfondire le problematiche del sito, ma anche¬ perché la commissione, insieme all’assessore, ha deciso di richiedere l’apertura di un tavolo di confronto, con gli stessi attori di oggi, presso il Ministero dello Sviluppo economico, affinché la questione venga affrontata in maniera completa e risolutiva in tutti gli aspetti che la riguardano: economico, industriale, ambientale, occupazionale”. A sostenerlo è il consigliere regionale del Partito democratico Gianluca Daniele, che aggiunge:“Sulla vicenda Montefibre ci giochiamo un pezzo di credibilità della nostra amministrazione. È fondamentale innanzitutto rilanciare lo sviluppo industriale in Campania, attraverso la valorizzazione del settore della chimica, massacrato e svilito dalla politica industriale degli ultimi anni e – conclude Daniele – trovare una soluzione che eviti un ulteriore danno sociale su un territorio già estremamente martoriato, con la riconversione o la ricollocazione dei lavoratori”.

“Nel sollecitare la concretezza dell’assessore competente affinché si incardini la vertenza nei luoghi istituzionali di competenza, ovvero presso il Ministero Dello Sviluppo Economico, è importante precisare a qualche collega del Partito Democratico, che sul dramma di questi lavoratori, non sono consentite passerelle politiche né tanto meno dietro una possibile svolta, si possa immaginare una riorganizzazione del sito industriale per inserirlo in un ciclo di trattamento rifiuti. La Città di Acerra ha dato già tanto alla nostra Regione subendo il termovalorizzatore ed è il momento di porre fine definitivamente al martoriamento di questo territorio, il piano di rilancio del sito e la salvaguardia delle unità lavorative va indirizzato esclusivamente in processi produttivi alternativi al polo dei rifiuti che qualcuno vuole calare ad ogni modo su Acerra”. Così Luciano Passariello, consigliere regionale di Fdi-An, a margine audizione la III commissione consiliare regionale sulla vertenza dei lavoratori ex Montefibre Di Acerra. (fonte Agenparl)

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