Smaltimento ecoballe ed inceneritore, gli ambientalisti chiedono trasparenza

By on 17 aprile 2014

ACERRA – Apprendiamo che si sta provvedendo alla rimozione di una parte delle balle accumulate sulle piazzole di fronte all’inceneritore. Saranno trasportate all’impianto STIR di Caivano e poi però ritorneranno ad Acerra per essere incenerite. Dopo il danno la beffa! Quali garanzie per la salute dei cittadini e per la tutela del territorio? Quali i costi e a carico di chi ricadranno? Quali le imprese che effettueranno il trasporto delle balle e quali le garanzie offerte? E’ stato concordato e condiviso un programma di intervento ad hoc? Il Comune ha previsto chi controllerà e vigilerà sul suo rispetto?

Non ci prestiamo a sostenere semplicemente che quel sito deve essere svuotato e non ci stiamo a far finta di nulla.
Continuiamo a credere che esistono alternative, che i rifiuti non vanno inceneriti e a combattere la lobby dell’incenerimento, consapevoli dell’affare che si sta perpetrando ai danni della nostra salute e di quella dei cittadini campani.
Si vuole forse sperimentare sulla pelle degli acerrani la combustione delle balle accumulate in tutti questi anni di emergenza per dare il via libera alla costruzione degli altri inceneritori previsti in Campania, primo tra tutti quello di Giugliano?
E tutto ciò mentre si preannuncia l’ennesima emergenza rifiuti per l’imminente collasso degli impianti STIR stracolmi di spazzatura indifferenziata, mentre non si sa ancora dove conferire la frazione umida in assenza di impianti di compostaggio e mentre continua a mancare una seria politica di smaltimento dei rifiuti fondata su riduzione, riuso e riciclaggio, come conferma la procedura di infrazione promossa ai danni dell’Italia dalla Unione Europea i cui costi saranno ancora una volta pagati a caro prezzo con le tasche dei cittadini.
Non ci prestiamo perciò ad operazioni di facciata. Acerra ha bisogno di certezze.

E a dare certezze non è sufficiente l’istituzione di quello che è stato impropriamente definito Osservatorio Ambientale Comunale Indipendente, in cui volutamente non siamo rappresentati perché critici. In realtà si tratta di una mera Consulta sull’ambiente, espressione di accordi tra i gruppi consiliari, presieduta e convocata dal Sindaco con il potere di revocare l’incarico a qualunque componente, priva di autonomia finanziaria, le cui funzioni potevano e possono essere assolte dallo stesso Sindaco e dal Consiglio Comunale, e tra i cui componenti siedono rappresentanti di Enti che sono essi stessi responsabili di raccogliere dati ed informazioni e che fino ad oggi hanno mostrato tutti i loro limiti e le loro contraddizioni, come dimostrano le vicende relative al cattivo e saltuario funzionamento delle centraline di rilevamento della qualità dell’aria e alla loro collocazione sul territorio comunale o come evidenziano i dati del Registro Tumori, fermi al 2009 e l’assenza di uno studio epidemiologico serio.
Noi continueremo a fare la nostra parte a informare la città a richiedere trasparenza e partecipazione, a smascherare le bugie e combattere le illegalità.
Comitato contro il Megainceneritore di Acerra
Comitato Fuochi Acerra
Acerra Anno Zero
Aprile Laboratorio Politico

Centro Servizi Acerra