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All’Expo 2015 si beve ‘made in Acerra’, lo Speakeasy alla ribalta internazionale
Il ‘Toledo Cobbler’ ideato dal barman Nino Siciliano entra nella lista dei cocktail che verranno serviti nella rassegna milanese.Dalla Terra dei Fuochi alla ribalta internazionale, all’Expo 2015 si beve ‘made in Acerra’. Parole e musica – nel caso specifico idea e mix, sono a cura di Nino Siciliano, barman professionista di Acerra e titolare insieme ad altri due soci dello Speakeasy cocktail bar di Pomigliano d’Arco.
Nino, 31 anni, di cui almeno una decina passati a studiare e preparare drink, la scorsa settimana ha vinto la tappa napoletana di BarItalia, il laboratorio di ricerca itinerante di Bargiornale, rivista italiana di riferimento del settore, con il suo Toledo Cobbler, una rivisitazione del classico Sherry Cobbler. Un cocktail di sua ideazione inserito nella lista dei drink che verranno serviti al Bar di Milano Expo 2015: la caratteristica della sua ‘creatura’ è che è stata ottenuta mixando alcuni prodotti locali, quali limoni ed arance di coltivazione bio rigorosamente provenienti dalle terre nostrane, che in questa circostanza raggiungono un successo di portata internazionale.
Oltre agli agrumi locali, Nino ha mescolato alla perfezione angostura bitter, zucchero di canna bianco raffinato, martini rosso, ghiaccio a cubetti e tritato ultimando la preparazione con una decorazione di mirtillo, lampone e more. Servito in un tumbler basso mescolato e non shakerato, il cocktail ha suscitato l’approvazione dei giudici di gara che lo hanno scelto per la rassegna mondiale milanese.
La tanto bistrattata Terra dei Fuochi, dunque, diventa ‘terra di riscatto’ per quei giovani che decidono di restare nel proprio territorio e che attraverso qualità, competenza e capacità riescono a farsi conoscere nel proprio ambito diventando un punto di riferimento per il settore. “Amando e facendo bene il proprio lavoro – spiega Nino – nessun traguardo è precluso. Aggiornarsi sempre, sperimentare e curiosare sono le basi per crescere, riuscire ed affermarsi. Ai nostri clienti ed ai ragazzi diciamo di ‘scegliere di bere bene’ affidandosi ai professionisti del mestiere che possono proporre drink di qualità e prodotti ricercati”.
La vera sfida è questa, quindi, insegnare a bere bene: filosofia ‘speakeasy’ sin dai tempi del proibizionismo, ma filosofia vincente di chi riesce a valorizzare il proprio territorio portandolo davanti ad un palcoscenico internazionale. Che poi Nino stia dietro al bancone il valore di certo non cambia. (achille talarico)