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Pistola in casa, un 38enne spedito in carcere

I carabinieri trovano nella sua abitazione una Beretta 7.65 avvolta in uno strofinaccio all’interno della dispensa in cucina. L’uomo resta in carcere dopo l’udienza di convalida a Nola.
Pistola in casa, finisce nei guai. E’ quanto risulta al termine dell’operazione messa a segno dai carabinieri che l’altro giorno hanno tratto in arresto Antonio D’Alessandro, 38enne di Acerra.
I fatti: sono da poco trascorse le dieci della tarda serata di venerdì quando al termine di un’accurata attività infoinvestigativa i militari dell’Arma del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Castello di Cisterna ricevono una ‘dritta’ sulla possibilità che in un appartamento del quartiere Ice-Snei siano nascoste delle armi ‘fuorilegge’. Così le forze dell’ordine si portano nell’abitazione ‘attenzionata’ del popolare quartiere acerrano posto a ridosso dell’ingresso della città per eseguire l’accertamento.
La perquisizione domiciliare viene svolta nei minimi dettagli non tralasciando alcun dettaglio ed alcun luogo.
Dopo aver controllato le varie stanze i carabinieri giungono in cucina: qui, tra le provviste conservate in una dispensa, trovano una pistola Beretta cal. 7,65 avvolta in uno strofinaccio, perfettamente funzionante e completa di sette colpi nel caricatore, più altri dieci dello stesso calibro ‘sfusi’. L’arma e le munizioni vengono sequestrate, mentre il 38enne viene arrestato con l’accusa di detenzione illegale di arma da fuoco e accompagnato presso il carcere di Poggioreale.
La pistola e le cartucce sono state inviate agli esperti balistici del Ris per i necessari accertamenti. Le indagini dell’Arma, ora, proseguono per risalire ai canali illegali attraverso i quali lui è riuscito a procurarsi la rivoltella. L’uomo, qualche anno fa, era uscito dal carcere grazie all’indulto ed aveva più volte fatto appello alle istituzioni per chiedere un lavoro che lo facesse stare lontano dai guai. Il 38enne è rimasto in carcere anche dopo l’udienza di convalida che si è tenuta presso il tribunale di Nola davanti al gip Sepe. (redazione cronaca)