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Tutelare la sicurezza con i controlli radiometrici doganali

Quotidianamente le autorità doganali svizzere eseguono numerose verifiche per fare in modo che i livelli di sicurezza restino alti e la salute pubblica sia preservata. Uno degli aspetti più importanti? Fare in modo che materiali pericolosi non possano circolare liberamente. Per riuscirci, tra le misure di sicurezze adottate, vengono eseguiti controlli radiometrici doganali attraverso strumenti che verificano l’eventuale rilevamento di sostanze radioattive all’interno dei carichi. Ma di cosa si tratta e come funzionano le normative? Approfondiamo insieme la tematica.
Funzionamento del controllo radiometrico
Il controllo radiometrico possiamo definirlo come una misurazione delle emissioni ionizzanti provenienti da alcuni materiali, in special modo quelli di origine metallica e ferrosa. La verifica, assolutamente obbligatoria per alcune categorie di merci, mira ad individuare l’eventuale radioattività delle sostanze, così da impedirne la libera circolazione che potrebbe compromettere salute e benessere ambientale. Come avrete compreso, l’obiettivo dei test è impedire che i materiali contaminati entrino all’interno della linea di distribuzione o delle attività produttive. Le merci che devono eseguire un check sono rottami di origine ferrosa (e non), prodotti metallici semilavorati o finiti e trasporti di rifiuti. Per poterlo effettuare vengono utilizzati strumenti di misurazione altamente sensibili così da rilevare anomalie ed intervenire con tempestività. Le verifiche sono di due tipi: la sorveglianza e il controllo vero e proprio. Nel primo caso le materie prime provenienti da paesi extra UE vengono analizzate attentamente, nel secondo invece si misura la radioattività su pareti esterne dei container tramite sonde di ultima generazione. Se i valori rilevati superassero i limiti consentiti il carico verrebbe trattenuto per analisi più approfondite; bisogna sapere però che possono verificarsi falsi allarmi specialmente quando vengono trasportate ceramiche, piastrelle o alcune tipologie di prodotti alimentari. Per evitare blocchi ingiustificati e rallentamenti nelle operazioni import-export è bene documentarsi accuratamente e affidarsi ad esperti che eseguono controlli radiometrici precedenti all’arrivo in dogana.
Regole che riguardano l’importazione e l’esportazione di materiali
Ci sono delle normative specializzate che regolano i controlli radiometrici e in UE hanno linee guida comuni seppur capiti che in alcuni Paesi ci siano misure ancora più restrittive. Il goal che si desidera raggiungere è avere una procedura di verifica ottimale, precisa con l’ausilio di strumenti all’avanguardia così da evitare problematiche legali e tutelare tanto la salute pubblica quanto il benessere dell’ambiente. Le operazioni doganali prevedono ispezioni in diversi momenti del transito della merce: dal carico allo scarico, fino alla verifica dei documenti e delle certificazioni di provenienza. A poterli richiedere sono operatori economici che desiderano garantire conformità delle merci ma anche autorità competenti. Abbiamo compreso che l’importanza delle verifiche per la sicurezza in dogana è un pilastro di tutela che non va sottovalutato. Attraverso tecnologie avanzate e la collaborazione tra dogane ed enti di controllo, le aziende potranno muoversi in totale sicurezza certi che la propria merce non andrà in alcun modo ad alterare la salute pubblica. Chiaramente, per evitare blocchi delle attività import export o rallentamenti è bene affidarsi ad enti e professionisti che si occupano di controlli radiometrici prima di raggiungere la dogana, così da essere pronti e poter gestire al meglio il trasporto evitando stop che potrebbero creare un danno alla propria attività commerciale.