Casalnuovo

Casalnuovo vince contro la camorra, al Comune due immobili confiscati

Si tratta di una palazzina a Tavernanova e di un appartamento a Casarea.

CASALNUOVO – Beni confiscati alla criminalità organizzata, in queste settimane sono stati portati a termine diversi sgomberi per liberare immobili occupati a seguito di ordinanze di confisca adottate dall’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Si tratta di un’intera palazzina ubicata a Tavernanova  e di un appartamento ubicato nella frazione di Casarea, con annessi locali cantinati e box. Le chiavi degli appartamenti confiscati sono state consegnate dai funzionari dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla camorra direttamente al Comune di Casalnuovo di Napoli che li utilizzerà per fini sociali.

 «E’ la vittoria dei cittadini contro la criminalità organizzata – ha dichiarato il Sindaco Massimo Pelliccia –  lo Stato oltre a vincere nelle aule dei tribunali, con questi sgomberi offre ai territori un’importante possibilità di riscatto.  Grazie alle leggi sul riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati, che si è rivelata molto efficace, questi immobili  saranno riutilizzati e restituiti ai cittadini. Sui beni sequestrati quest’amministrazione vanta il primato del 100% degli immobili assegnati e riutilizzati, con diversi progetti importanti che entreranno nel vivo nelle prossime settimane. A breve, infatti, inaugureremo la prima casa rifugio per donne vittime di violenza proprio all’interno di beni sottratti alla criminalità e ristrutturati grazie ad un finanziamento ottenuto con l’ausilio e la collaborazione della Prefettura di Napoli”.

Mentre gli uffici comunali sono già a lavoro per la destinazione di questi nuovi beni sgomberati ed assegnati al Comune per il tramite all’Agenzia Nazionale, nei prossimi giorni l’Ente municipale metterà a bando – attraverso apposito avviso pubblico – diversi appartamenti già acquisiti al patrimonio: si tratta di tre immobili ubicati in via Arcora, la cui gestione era stata affidata a delle associazioni operanti sul territorio e che, allo scadere delle convenzioni, sono tornati nelle disponibilità del Comune.

“Sui beni sottratti alla criminalità manteniamo un livello di attenzione altissimo – ha dichiarato Crescenzio Visone, assessore al Patrimonio del Comune – Effettuiamo continui controlli per verificare che questi beni vengano tutti utilizzati per le finalità per cui sono stati assegnati. Nell’ambito di una ricognizione, a seguito della scadenza delle convenzioni attivate e delle relative proroghe già concesse, abbiamo predisposto la riconsegna per una nuova messa a bando di tre appartamenti. Le associazioni e gli enti del terzo settore impegnati nel sociale  a breve potranno partecipare ad una nuova manifestazione di interesse per l’assegnazione di questi beni ed il loro utilizzo”.

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