Monsignor Di Donna invita i fedeli della Diocesi a non ripetere gli errori commessi finora
ACERRA – «Stiamo ritornando alla vita di prima, ma senza aver capito il significato di quanto è avvenuto». Monsignor Antonio Di Donna richiama i fedeli della diocesi di Acerra a «non subire passivamente gli avvenimenti», altrimenti rischiamo di tornare «alla vita di prima senza aver capito la lezione».
Per questo, il presule propone ai fedeli della sua diocesi tre catechesi in video per non arrivare impreparati alla fase due dell’emergenza da Coronavirus. Anche noi, infatti, «meritiamo il rimprovero del Signore Risorto ai discepoli che tornano da Gerusalemme ad Emmaus: “Stolti e tardi di cuore nel credere”». Perché la fede è uno sguardo rinnovato sulle cose, e noi cristiani del terzo millennio ancora «non siamo abituati a illuminare con occhi nuovi la storia». E anche se stiamo vivendo un tempo di grande incertezza, «come uomo di fede sono certo che esso ci porterà laddove il Signore vorrà», afferma monsignor Di Donna.
Perciò, raccomandando ancora una volta «prudenza e senso di responsabilità, perché il pericolo non è del tutto passato», il presule, a «immagine di Gesù», si farà «compagno di viaggio» del suo popolo, per «leggere insieme» questo momento storico e vivere bene questo «nuovo inizio». Consapevoli di andare incontro ad una «massiccia opera di demolizione delle certezze che abbiamo accumulato», perché «molto sarà messo in discussione».
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