ACERRA – Consegna dei pacchi alimentari, pericolosi alla Caritas. Dopo i problemi rilevati nei giorni scorsi nelle file alle Poste e risolti dall’amministrazione comunale con il sistema ‘contapersone’, sono alcuni giorni che emergono difficoltà dovute alla distribuzione delle confezioni coi prodotti anche per la struttura diocesana.
In tantissimi, purtroppo, si sono riversati all’esterno dei locali di via Duomo per ritirare pasta, biscotti, scatolame e olio così di provvedere a sfamare il proprio nucleo familiare. Un afflusso che di certo andrebbe regolarizzato così’ da evitare che così tante persone stiano una di fianco all’altra alla ricerca di qualcosa da mangiare.
Sul fronte sociale si sono chiusi, intanto, i termini per presentare le domande per richiedere il buono spesa connesso all’emergenza alimentare da Coronavirus per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali convenzionati: all’ente sono pervenute oltre 2mila richieste. L’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune, ora, individuerà la platea dei beneficiari ed il relativo contributo alimentare tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici nell’ambito dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 e tra quelli in stato di bisogno, sulla base delle risorse economiche assegnata al Comune dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali, con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico, quali Reddito di Cittadinanza e misure Cura Italia.
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