Conte-Merkel
Come se non bastasse la gestione delinquenziale dell’emergenza pandemica dovuta al Covid-19 (l’Italia conta più morti della Cina – sempre che i dati cinesi siano affidabili) ad opera del Governo bisConte, apprendiamo dalla stampa che il nostro amato Presidente del Consiglio sta tramando per portare la Troika nel nostro Paese attraverso il ricorso al MES.
Pavoneggiandosi tra una diretta Facebook e l’altra annunciando misure ogni volta più restrittive per la libertà degli italiani, dimenticando sempre però la parte relativa al sostegno economico dei cittadini e delle imprese (risibili i provvedimenti presi finora in questo senso), trova comunque il tempo per cercare di mettere l’Italia in mano agli strozzini.
Mentre migliaia di italiani muoiono senza che possano venire celebrati neppure i funerali e un’intera nazione è obbligata a restare chiusa in casa non si sa per quanto tempo, in sede europea l’urgenza è capire come impadronirsi dell’Italia di fatto commissariandola, con la complicità di chi dovrebbe fare gli interessi del nostro Paese ed è invece al servizio di potenze straniere, nel silenzio assordante del Quirinale.
Basti pensare a cosa è successo in Grecia: un Paese distrutto dalla Troika (Ue, Fmi e Bce).
Stipendi statali tagliati del 40%; pensioni ridotte del 20% (successivamente si arrivò al 50%); patrimoniale sulle case di 10 euro a metro quadro ogni anno; privatizzazione (leggi svendita) di tutti i servizi essenziali e infrastrutture, porti e aeroporti inclusi; carenza cronica di farmaci; in sei anni praticamente quadruplicato il numero dei senzatetto; furti di elettricità da parte di cittadini troppo poveri per pagare le bollette aumentati del 1000% (mille) dal 2008 al 2016; sistema sanitario al collasso con drammatica esplosione della mortalità infantile; suicidi aumentati del 40% tra il 2010 e il 2015.
E Conte, senza alcun confronto parlamentare, anzi con una parte della sua stessa maggioranza (il M5S) che almeno a parole (è vero che i cinquestelle cambiano idea alla velocità della luce, ma stavolta ancora non l’hanno fatto, per il momento) è fermamente contraria, con i cadaveri degli italiani ancora caldi, va con il cappello in mano da quegli stessi che hanno distrutto il paese ellenico a chiedere di accedere al MES.
Il direttore generale del MES, il tedesco Regling, famoso per aver detto dei greci “facciano pure la fame, basta che paghino”, oggi tocca a Spagna e Italia
Il MES, conosciuto anche come Fondo salva-Stati, finanziato pure coi nostri soldi, prevede in pratica la concessione di prestiti dietro la conclusione di un “Memorandum of Understanding” (MoU), una serie di condizioni alle quali lo stato che richiede l’intervento dovrà poi sottoporsi (qualche esempio sulla base di quanto avvenuto in Grecia: taglio di stipendi pubblici e pensioni, smantellamento del servizio sanitario, svendita delle infrastrutture… cose così insomma). Giova ricordare che l’attuale direttore generale del MES è il tedesco Klaus Regling, famoso (non quanto dovrebbe) per aver detto dei greci: “Facciano pure la fame, basta che paghino”.
E che in questi giorni sembra abbia sillabato: “Italia e Spagna devono inginocchiarsi”.
Ecco chi sono quelli ai quali Giuseppi vuole consegnare l’Italia, blaterando di “MES senza condizionalità” e coronavirus-bond. Tutte cose che allo stato attuale non esistono. Proprio come la tanto celebrata solidarietà europea.
Qualche link sulla questione:
https://www.laverita.info/i-tedeschi-vogliono-ancora-i-nostri-soldi-2641411928.html
https://euroleaks.diem25.org/leaks/
https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/europa-si-chiude-ursula-sostiene-39-emissione-230951.htm
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