Prestiti e finanziamenti, crescono in Italia

By on 6 novembre 2019

Cresce l’ammontare complessivo dei prestiti in Italia, una tendenza guidata soprattutto dai mutui la cui variazione su base annua registra un +2,5%. Nel complesso, il totale dei prestiti alle famiglie è cresciuto del +2,4%. Si parla ovviamente di due cose differenti, ovvero i muti che vengono erogati come finanziamento per acquistare l’abitazione e di finanziamenti alle famiglie per credito al consumo, quindi per speso di carattere quotidiano.Parlando di mutui, in particolare, è il secondo trimestre del 2019 a lasciar registrare una crescita non da poco con una quota di acquisti finanziati con mutuo ipotecario che è salita di quasi due punti percentuali. Notizie importanti perché, come noto, dal settore creditizio e dal suo stato di salute dipende buona parte dell’andamento dell’economia complessiva.

Prestiti a famiglie ed imprese

Sono gli stessi istituti di credito italiani a prevedere una crescita dei finanziamenti dovuta ad un fattore specifico, vale a dire un leggero abbattimento delle condizioni di offerta dei prestiti. A sostenerlo è un report della Banca d’Italia che evidenzia come “Nel terzo trimestre del 2019 i criteri di offerta sui prestiti sia alle imprese sia alle famiglie per l’acquisto di abitazioni hanno registrato un lieve allentamento”.
Oggi poi sul mercato sono presenti una serie di prodotti particolarmente vantaggiosi per i privati, come ad esempio i prestiti veloci che sono finanziamenti personali pensati per chi ha la necessità di ottenere una somma di denaro in breve tempo.
Come si può leggere sul sito ilprestitoveloce.com, il vero punto di forza di questi prodotti è dato proprio dalla velocità con la quale vengono erogati dato che, solitamente, la concessione di un finanziamento è un iter piuttosto lungo.

Tra tasso variabile e fisso

Quando si richiede un prestito o finanziamento, il dilemma è sempre legato alla duplice possibilità di scelta del tasso: fisso o variabile?  Nel primo caso si va a congelare il tasso per tutta la durata del piano di ammortamento, che resta quindi esattamente quello concordato nel giorno della sottoscrizione del contratto. Viceversa, con il tasso variabile la rata mensile può cambiare, scendendo o salendo.
La scelta deve essere dettata da valutazioni oggettive che tengano conto di come un tasso è composto da due elementi fondamentali da vagliare al meglio: lo spread, scelto dalla banca cui ci si rivolge e che rappresenta un margine che l’istituto bancario applicherà per coprire i costi; e l’andamento del costo del denaro, da rapportare anche all’inflazione. Tutti elementi da valutare a fondo quando ci si rivolge ad una banca per chiedere un prestito.

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