il tribunale di Nola
Un 48enne di Acerra rimedia 1 anno e 7 mesi dopo la derubricazione dell’originario capo d’imputazione di maltrattamenti.
ACERRA – Condannato per lesioni, assolto per stalking e mancato pagamento degli alimenti. E’ quanto ha stabilito il giudice monocratico del tribunale di Nola Simona Capasso nei confronti di A. P., 48enne di Acerra. Al termine del processo celebrato con il dibattimento rimedia 1 anno e 7 mesi, con l’originario capo d’imputazione di maltrattamenti derubricato in lesioni non gravi. L’uomo, inoltre, incassa l’assoluzione perché il fatto non sussiste per le accuse di stalking e mancato pagamento degli alimenti all’ex moglie. Accolta in pieno la linea difensiva del legale di fiducia dell’imputato, l’avvocato Alessandro D’Iorio.
La pena inflitta, oltretutto, è decisamente inferiore rispetto alla richiesta del pubblico ministero che si era espresso per complessivi 4 anni e 2 mesi di reclusione. Nel corso del processo è emerso un sostanziale contrasto tra le testimonianze dei testi dell’accusa, oltre ai rilievi in merito alla totale assenza di referti medici in merito alle denunce presentate dalla donna che si era rivolta ai servizi sociali del Comune.
Secondo le contestazioni il 48enne si sarebbe reso protagonista di atti persecutori e minacce nei confronti sia dell’ex moglie che del suo nuovo compagno.
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