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Siria: il cimitero dell’informazione
Proponiamo un’altra istruttiva intervista realizzata a Sebastiano Caputo, ospitata sul canale ByoBlu di Claudio Messora, incentrata ancora sul conflitto siriano. Paese nel quale il giovane reporter si è recato più e più volte, toccando con mano il «fossato che esisteva tra la realtà mediatizzata e la realtà sul campo».
Nell’intervista sono tanti i temi toccati, a partire da un breve excursus storico sulla famiglia del presidente siriano Bashar al Assad (che studiava oftalmologia a Londra), mentre sua moglie Asma, «prima di diventare la first lady del leader arabo più perseguitato dall’Occidente, girava con la sua ventiquattr’ore nella City londinese perché lavorava alla Deutsche Bank».
Tanto lo spazio dedicato all’appiattimento dei media occidentali su agende politiche di stati come Qatar e Arabia Saudita, principali alleati nell’area degli Stati Uniti.
Viene smontata la narrativa propagandistica della “guerra civile”: i siriani si sono stretti, invece, intorno al loro Presidente e hanno preso le distanze dagli agenti provocatori esterni che hanno invaso la Siria con armi e uomini precipitando il Paese in una guerra per procura.
Completamente smentita la bufala dei “ribelli moderati”, incensati e dipinti come «portatori di libertà e democrazia», ma che in realtà si sono rivelati alla fine per quello che sono sempre stati: mercenari e tagliagole al soldo del terrorismo internazionale finanziato anche dall’Occidente.
Indagati e raccontati i legami con la Russia di Putin, che ha sempre rispettato la sovranità dell’alleato siriano, con una differenza sostanziale di forma e di metodo con quelli che sono i comportamenti e le prevaricazioni delle truppe americane in giro per il mondo.
Insomma, una bella opera di giornalismo al servizio della verità, che fa risaltare ancora di più la mediocrità e la sottomissione alla menzogna del media system oggi imperante.
Antonio Schiavone