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Alto tradimento e attentato alla Costituzione
Visto che va tanto di moda in questi giorni, ci uniamo al coro dei giuristi improvvisati e citiamo anche noi, en passant, la Costituzione.
L’alto tradimento, ci informa il dizionario giuridico Simone, «consiste in un comportamento doloso che, offendendo la personalità interna ed internazionale dello Stato, costituisca una violazione del dovere di fedeltà alla Repubblica. Esso presuppone una intesa del Capo dello Stato con potenze straniere atta a pregiudicare gli interessi nazionali».
Mentre ricade nella definizione di attentato alla Costituzione «ogni comportamento doloso diretto a sovvertire le istituzioni costituzionali o a violare la Costituzione».
Nessuno, si badi bene, sta dicendo che sia questo il caso.
Del resto non sono sicuro che, oltre Germania, Francia, Svezia, Lettonia, Grecia, Finlandia, Lussemburgo, si possa considerare potenza straniera anche la Banca Centrale Europea, guidata al momento da un italiano tra l’altro.
Per quanto riguarda la Costituzione, devo essermi perso qualcosa, perché ricordavo l’Italia essere una Repubblica parlamentare e non presidenziale. Mi sembrava di rammentare che fosse il Presidente del Consiglio ad assumersi tutta la responsabilità politica del Governo di fronte alle Camere, alle quali chiede il voto di fiducia.
Sui motivi per cui Paolo Savona è visto con tanto malanimo, penso non ci sia bisogno di dire nient’altro che questo: è inviso alle potenze straniere di cui sopra, ed ha tutta l’esperienza e le competenze giuste per il ruolo di Ministro dell’Economia e delle Finanze del nostro Paese.
In ogni caso, la mia riconoscenza e il mio rispetto a Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
Comunque andrà a finire, nulla sarà più come prima: le reazioni isteriche e scomposte dei nemici (interni ed esterni) del nostro Paese hanno evidenziato e rese ormai palesi la debolezza profonda e l’intima paura del moloch eurocratico – oltre che la sua intrinseca natura tirannica.
Antonio Schiavone
Qualche link per approfondire:
http://www.libreidee.org/2017/11/pareggio-di-bilancio-orlando-mi-vergogno-la-bce-ci-ricatto/