Il sindaco di Acerra sottolinea in una nota le imprecisioni emerse nel corso del servizio: “Informazioni non verificate”.
ACERRA – Video inchiesta del Corriere.it sul voto di scambio, dopo la querela per diffamazione arriva la lettera del Sindaco al direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana. “L’autore del video è stato preventivamente indirizzato da un esponente del Movimento 5 Stelle per arrivare ad una conclusione predefinita. Nella missiva si sottolinea “affermazioni non verificate”, “ci sono delibere di Giunta comunale che nessun giornalista si è premunito di visionare”, “l’autore accompagnato per tutto il tempo della sua presenza nella città di Acerra dallo stesso politico locale di opposizione, impedisce una chiara esposizione dei fatti nascondendo telecamere e video cellulari, come a lasciar intendere di dover carpire informazioni”.
Tra le informazioni portate all’attenzione dello stesso direttore del Corriere della Sera anche la circostanza “di aver voluto dare risalto a fatti di cronaca giudiziaria già noti, del 2012, a distanza di un anno dalla prossima campagna elettorale.”
Nella lettera si ribadisce quanto già denunciato: “il servizio video in questione appare assolutamente fuori e lontano da ogni contesto di “critica giornalistica”: risultano intervistate alcune persone (travisate e di cui non si rendono note le generalità) che fuori da ogni riscontro obiettivo attribuiscono accuse gravi ed infamanti. Tali affermazioni non risultano verificate, neanche l’identità degli intervistati è chiarita. Anzi, l’autore del servizio, preventivamente indirizzato da un esponente del “Movimento 5 stelle”, lascia intendere la mia “vicinanza” al cosiddetto Clan De Sena, contro il quale, invece, l’Amministrazione ha più volte costituito parte civile il Comune di Acerra nell’ambito di quei processi di camorra. Esistono delibere di Giunta comunale che nessun giornalista si è premunito di visionare, pubblicate sul sito internet dell’Ente, che da sole avrebbero già dimostrato il contrario di queste affermazioni infamanti”.
Inoltre, la lettera del Sindaco chiarisce che è stata impedita “una chiara esposizione dei fatti nascondendo telecamere e video cellulari, come a lasciar intendere di dover carpire informazioni. Può ben immaginare che è difficile spiegare i fatti se si è ignari di essere ripresi da una telecamera nascosta, oppure se si vuole arrivare ad una conclusione preventivamente già definita con l’opposizione “grillina””.
Dal Sindaco Lettieri ancora un’ulteriore precisazione che ha il sapore di un invito: “il diritto di cronaca e di critica può essere esercitato compiutamente se le affermazioni che si fanno possono essere provate (o, come in questi casi, smentite) dai dati reali e concreti”. (redazione)
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