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Fiamme ai fili di Internet ultraveloce, il titolare della ditta: mai ricevuto minacce
E’ quanto ha spiegato agli investigatori il referente dell’azienda casertana che sta effettuando n subappalto i lavori per la banda larga sul territorio acerrano. Due gli episodi in dieci giorni.
“Non ho mai ricevuto minacce né richieste estorsive”.
E’ quanto ha spiegato agli investigatori il titolare della ditta che sta effettuando in subappalto i lavori per l’installazione della banda larga Internet sul territorio di Acerra.
Per due volte nel giro di due settimane, infatti, altrettante masse di fili adoperati per rendere la ‘navigazione’ superveloce sono state date alle fiamme in due punti differenti della città.
Il primo episodio è avvenuto nel rione Pozzillo, l’ultimo, invece, pochi giorni fa, nei pressi del campo sportivo di via Manzoni.
La ditta casertana è la subappaltatrice delle opere, affidate in primis ad una società di Casandrino.
Su questi episodi, che potrebbero essere legate al racket, indagano i carabinieri, che nono è da escludere che possano inserirlo in un contesto più generale riconducibile ad altre estorsioni avvenute in zona.
L’ultimo rogo c’è stato nella tarda serata di mercoledì, quando una bobina di fili ammassati nei pressi dello stadio Comunale, lasciata lì dall’azienda che sta effettuando i lavori per il potenziamento della linea Internet in città, è stata data alle fiamme da ignoti.
E’ ancora il pizzo, dunque, al centro delle investigazioni delle forze dell’ordine che stanno provando a far luce sui recenti fatti di natura malavitosa avvenuti in città: nel mirino della camorra, infatti, i grandi appalti e le grandi opere, legati in un certo modo anche ai finanziamenti piovuti su Acerra dall’Unione Europea. La costruzione della piscina comunale ed il servizio di nettezza urbana, nello specifico, sono stati interessati di recente da alcuni attentati incendiari di chiaro stampo malavitoso.