ACERRA – Dal carcere ai domiciliari: il gip del tribunale di Napoli Antonella Terzi, in accoglimento dell’istanza presentata dai legali difensori Rosa Montesarchio e Domenico Paolella, ha scarcerato ieri mattina il 19enne Domenico Avventurato, coinvolto nell’ordinanza con cui Dda e polizia hanno sgominato lo scorso fine settimana la banda di estorsori operativa sul territorio di Acerra.
Secondo il giudice per le indagini preliminari non ci sono le esigenze cautelari tali da dover tenere il giovane alla custodia in carcere. La difesa, però, va oltre e punta a far cadere gli indizi di colpevolezza a carico del 19enne. Domenico Avventurato, infatti, era finito al centro dell’inchiesta sul ‘pizzo’ per via della sua assunzione nell’associazione che gestisce il servizio di ambulanze presso la clinica Villa dei Fiori. Un’assunzione ‘voluta’ da suo padre Bruno e dallo zio Pasquale Tortora al fine sia di ottenere il rimborso che spetta ai volontari che per controllare se il presidente dell’associazione avesse detto il vero quando alla richiesta di ‘aiuto per i carcerati’ aveva replicato che per la sua attività di soldi non ne giravano. Lo stesso presidente, però, aveva deciso di ‘vuotare il sacco’ preoccupato, tra l’altro, dal fatto che lo stesso 19enne potesse rivelare ai suoi parenti che la Onlus effettuava il servizio di trasporto infermi a pagamento.
Il collegio difensivo, tuttavia, si pone l’obiettivo di far cadere completamente le accuse a carico del ragazzo, il quale, tuttavia, anche a detta dei colleghi e del personale del presidio ospedaliero, nel corso del suo impegno come barelliere ha sempre svolto le sue mansioni a tempo pieno e con la massima professionalità.
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