- L’Acerrana dura un tempo, poi è sprofondo granata: l’Afragolese ne fa quattro
- Un ulivo per la pace, al Pitagora di Pozzuoli l’occupazione intelligente per Gaza
- Rivoluzione Acerrana, sette nuovi acquisti per la salvezza
- Acerra, consiglio comunale: l’opposizione perde tempo e spreca denaro pubblico
- Undici rapine in un mese, coppia arrestata
- Munari, premiati gli studenti meritevoli. Il sindaco: fiero di voi
- Spaccio in monopattino, 17enne arrestato
- Toro, altra scoppola: ne prende quattro a Nola
- Locali del Centro Sportivo intitolati a vittima Heysel, il sindaco d’Errico: Acerra città che condivide i valori di lealtà e rispetto del tifo e dello sport
- ‘Il coraggio della legalità’, scuola e istituzioni ricordano Ciro Colonna
“Fiaccolata per la vita”, in mille in piazza per dire no alle ecomafie
ACERRA – Una fiaccolata per dire ‘Basta alle ecomafie: vogliamo vivere, i nostri figli hanno già pagato con la morte”. E’ il messaggio lanciato dalle mamme dei bambini morti per tumore nella Terra dei Fuochi che hanno sfilato in prima linea ieri sera ad Acerra nel corso della fiaccolata organizzata dai comitati ambientalisti.
Poco più di un migliaio le persone che si sono radunate al corso Vittorio Emanuele II attraversando le strade cittadine e concludendo la marcia con una preghiera a piazza Falcone e Borsellino. La città di Acerra ha vissuto negli ultimi giorni intensi momenti di attività sul fronte ambientale: dalla due giorni su stili di vita e alimentazione al workshop sulla difesa di ‘Madre Natura’ fino al corteo di ieri, manifestazioni che tengono alta l’attenzione sul tema ma che confermano come ogni iniziativa sia scollegata dall’altra, facendo cadere ancora una volta nel vuoto l’appello lanciato l’anno scorso dal vescovo Di Donna che fin dal suo insediamento si era espresso per l’unità d’intenti tra tutte le componenti cittadine impegnate sul fronte ambientale.
“Ad oltre un anno dalle grandi mobilitazioni nei territori di Terra dei fuochi, dalle tante promesse non mantenute da politica e istituzioni; a quasi un anno dai cinquantamila della Orta-Caivano, dalle migliaia di persone scese in strada a Giugliano, Acerra, Casal di Principe, Casalnuovo, Mugnano, Aversa, Caserta, Calvi Risorta, dai centomila di Napoli, si rende necessaria una nuova massiccia mobilitazione territoriale per riaffermare i diritti negati nella nostra Terra, per fermare il biocidio”. E’ quanto hanno scritto in una nota congiunta il coordinamento comitati fuochi, i Cittadini Campani per un piano alternativo dei rifiuti e la Rete Commons (movimenti della Rete StopBiocidio). Ed annunciano una nuova ondata di mobilitazioni, cominciata proprio con la fiaccolata acerrana.












