Napoli. «Un lavoro iniziato qualche mese fa, Confartigianato è la maggior organizzazione della piccola impresa in Italia e questa mattina si fa un passo particolarmente importante. Il punto di partenza di una collaborazione assidua e sistematica per noi che non rappresentiamo capitali ma valori».
Così il Presidente di Confartigianato Imprese Napoli, il dottor Enrico Inferrera, che questa mattina ,presso il Salone delle Muse della Prefettura di Napoli, ha firmato il “Protocollo per la Legalità e la Sicurezza delle Imprese” insieme al Prefetto di Napoli, Michele di Bari ed al dottor Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Napoli, accompagnato dal Presidente Nazionale di Confartigianato, il dottor Marco Granelli.
Un patto per la legalità con cui i firmatari si sono impegnati ad aumentare la collaborazione tra loro per contrastare la criminalità e respingere, insieme, ogni forma di estorsione, usura o altro reato posto in essere dalle organizzazioni mafiose.
«Questo protocollo indica una direzione ben precisa rispetto a determinate problematiche, un atto importante che una volta applicato darà la possibilità alla comunità di respirare – ha affermato il Prefetto di Napoli, Michele di Bari – Sono convinto che l’attuazione di atti del genere l’asticella della legalità si alza sempre di più, alla rassegnazione e alla paura dobbiamo rispondere con forza».
Con il Protocollo d’intesa la Procura della Repubblica di Napoli manifesta ancora una volta tutto il suo impegno a porre in essere tutte le azioni necessarie per impedire forme di indebita pressione o intimidazione ai danni degli imprenditori che denunciano.
«Non ci sono alibi, se volete denunciare siamo pronti ad ascoltarvi. Fidatevi di noi – dice il Procuratore Nicola Gratteri – Sono sempre disponibile ad ascoltare le esigenze, i problemi e le paure dei cittadini e degli imprenditori. Ogni settimana ricevo commercianti, imprenditori e cittadini che si misurano ogni giorno con la criminalità organizzata. Siamo qui, pronti ad accogliervi ancora più di prima».
«Rappresentiamo il valore dell’artigianato che è la spina dorsale del nostro paese dal punto di vista sociale ed economico – dichiara il Presidente Enrico Inferrera – Questa iniziativa la abbiamo condivisa con Confartigianato Nazionale. Abbiamo fortemente voluto questo protocollo d’intesa perché le nostre imprese hanno bisogno di legalità, talvolta il piccolo imprenditore si sente solo un po’ solo invece noi vogliamo capovolgere questa sensazione e farlo sentire all’interno di un sistema dove può raccontare ciò che gli accade e denunciare qualora si verifichino reati – e conclude – Napoli sta vivendo un momento importante e proprio in questo momento ha bisogno di legalità».
«Oggi per Confartigianato è un momento molto importante, il protocollo che andiamo a siglare rappresenta una buona prassi che vorremmo estendere a tutto il territorio nazionale. Come organizzazione economica vogliamo lanciare un messaggio e testimoniare l’impegno che oggi le associazioni datoriali debbono mettere in campo assieme alle istituzioni. Occorre maggiore integrazione per far fronte all’illegalità diffusa e non dobbiamo sottrarci a questa responsabilità» afferma il Presidente Granelli.
«Confartigianato è un’associazione molto capillare, presente su tutto il territorio. Siamo attori economici ma anche attori sociali e ci sentiamo sentinelle e presidio del territorio per questo vogliamo mettere in campo tutte quelle azioni di sensibilizzazioni che possiamo. Molto spesso nell’ambito del lavoro si aprono strade che portano all’illegalità, imprenditori che per far fronte alle difficoltà ed al lavoro che non c’è talvolta prendono strade dell’abusivismo, della contraffazione e dell’illegalità. Questo lo contrastiamo aspramente, siamo vicino agli imprenditori per cercare di sconfiggere queste pratiche scorrette e dare un supporto ed un sostegno – continua il Presidente Nazionale di Confartigianato che conclude – Oggi più che mai questa lotta si può vincere tutti insieme, ridiamo autorevolezza alla legge ed alla cosa pubblica. Ringrazio il Prefetto Michele di Bari ed il dottor Gratteri che ci è sempre vicino e noi siamo a testimoniare il suo ruolo importantissimo da servitore dello stato».