Per i giudici del Collegio di Nola è ritenuto il mandante del ferimento di ‘o tunno avvenuto a novembre del 2021. ACERRA – Mala acerrana, ‘stangata’ per il ras. E’ quanto ha stabilito il Collegio A del tribunale di Nola nei confronti di Salvatore Andretta. A conclusione del dibattimento l’uomo rimedia 20 anni di reclusione, una pena in linea con la richiesta della Dda napoletana, pm Giuseppe Visone. È accusato di essere il mandante o comunque l’istigatore del tentato omicidio di Emanuele D’Agostino, alias ‘o tonno oltre ad essere imputato anche di tre estorsioni (una consumata e due tentate) e armi.
Per il tentato omicidio la Corte d’Appello di Napoli lo scorso ottobre ha confermato la sentenza di primo grado emessa a luglio del 2022 a carico del presunto esecutore materiale: Giuseppe Picardi, infatti, è stato condannato ad 11 anni e 8 mesi. L’agguato avvenne a novembre del 2021: il giovane D’Agostino fu colpito da uno sparo alla testa tra via Gioberti e corso Italia. Un raid che sarebbe nato per i contrasti sopraggiunti tra la vittima, legata a Bruno Avventurato, al vertice dell’omonimo gruppo (oggi collaboratore di giustizia) ed un giovane invece vicino agli Andretta, il quale avrebbe spacciato dell’hashish in una zona non di sua pertinenza ed in virtù di questo ‘sgarro’ sarebbe stato ‘affrontato’ da ‘o tonno. Andretta, secondo la ricostruzione dell’Antimafia, in risposta avrebbe chiesto agli Avventurato una ‘punizione’.
da Cronache di Napoli del 23 Maggio 2024
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