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Studentessa ferita in sparatoria al Parco Novecento, 20enne condannato

La sentenza di primo grado in abbreviato. Il giovane fu incastrato dai ferri che portava alle gambe: fondamentali le telecamere del Comune.
ACERRA – Studentessa ferita durante una sparatoria al Parco Novecento, 20enne condannato. E’ quanto ha stabilito il gip dl tribunale di Napoli nei confronti di Raffaele Morgillo (nella foto), di Acerra. Al termine del processo celebrato con il rito abbreviato rimedia 10 anni, una pena inferiore rispetto alla richiesta della Dda che si era espressa per 14 anni di reclusone. Accolte, nello specifico, le argomentazioni avanzate in giudizio dal legale di fiducia dell’imputato, l’avvocato Domenico Buonincontro. Il giovane venne arrestato lo scorso settembre in quanto colpito da un’ordinanza cautelare per tentato omicidio e armi, ipotesi di reato contestate con l‘aggravante mafiosa. Un provvedimento giunto a conclusione delle indagini della Squadra Mobile e del commissariato di Acerra che risalirono a lui grazie ai ferri ortopedici alla gamba immortalati dalle telecamere di videosorveglianza del Comune e correlati dai riscontri social.
I fatti risalgono al 31 luglio del 2022 nel rione Spiniello, quando secondo gli inquirenti il 20enne avrebbe fatto fuoco all’impazzata contro un ragazzo di 17 anni, vero obiettivo del raid, ferendo casualmente anche una sedicenne, totalmente estranea alle dinamiche malavitose acerrane, che attendeva le amiche seduta su una panchina del Parco Novecento. Ed è proprio il contesto criminale locale nel quale la Procura inquadra l’episodio: quella sera il 20enne sarebbe stato in sella ad uno scooter guidato da un complice minorenne e vedendo il rivale seduto a via d’Aragona avrebbe fatto fuoco ben 11 volte. Tanti furono i bossoli di una calibro 9×21 recuperati dalla Scientifica. La vittima ‘designata’ restò ferita al piede, con la giovane che venne colpita all’inguine ed al piede dai proiettili vaganti.
Stando all’inchiesta della polizia sarebbe emerso che il movente potrebbe essere riconducibile alla volontà di Morgillo di punirlo per la fedeltà manifestata al gruppo criminale contrapposto a quello dei Terracciano-Tedesco, meglio conosciuto come i ‘pintonio’. Il 17enne, infatti, è considerato dagli inquirenti vicino al gruppo dei ‘marcianisiell’.