“Ma che c…volete fare”: raid col fucile contro un’auto di coetanei, quattro arresti

By on 11 novembre 2022

Lo sparo a novembre dell’anno scorso nel rione Madonnella ad Acerra. Un ragazzo fu ferito al braccio.

ACERRA – “Ma che c… volete fare”. E dall’auto in corsa partì lo sparo che ferì uno dei ragazzi a bordo della Golf. Si sfiorò la tragedia la sera del 5 novembre dell’anno scorso nel rione Madonnella ad Acerra, quando al culmine di una brutta e triste vicenda di ‘guapparia’ un passeggero di una Punto blu esplose un colpo di fucile contro la vettura di alcuni ragazzi già precedentemente ‘vessati’. Tra questi ultimi uno avrebbe addirittura osato reagire con un affronto tirando un accendino sul parabrezza dell’utilitaria Fiat, scatenando così reazioni più violente. Dopo un anno, dunque, il gip del tribunale di Nola Martino Aurigemma ha emesso un’ordinanza cautelare nei confronti di quattro 19enni di Acerra accusati a vario titolo di tentato omicidio, ricettazione e porto e detenzione di arma alterata, nello specifico un fucile a canne mozze.

Custodia in carcere per Enrico Terraccianoo pintonio, indagato per tentato omicidio; ai domiciliari per armi e ricettazione, invece, Emanuele Nuzzo, Raffaele Morgillo e Ciro Castaldo. Un provvedimento scattato a conclusione di un’indagine coordinata dalla Procura nolana e portata avanti dagli agenti del commissariato di Acerra. I poliziotti, dopo poche ore, avevano già rinvenuto l’arma utilizzata presso un ex istituto scolastico in stato di abbandono nel Rione Madonnella accertando come la stessa fosse provento di furto. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, contro la quale sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari sono persone sottoposte alle indagini e quindi da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.

I reati sono contestati con l’aggravante di aver agito per motivi abbietti o futili, nello specifico la reazione ad una lite provocata perché il Morgillo si sarebbe indispettito della presenza in strada di uno del gruppo a lui ‘non gradito’. Per la Procura, inoltre, ci sarebbe anche la premeditazione perché lo stesso avrebbe avuto precedentemente un alterco con il rivale e lo avrebbe colpito con uno schiaffo al volto e con il parafango della macchina. Trattamento violento ‘riservato’ a lui ed ai suoi amici anche successivamente, disattendendo ogni tentativo di riappacificazione ed anticipando il proposito criminoso con espressioni minacciose: “tanto sempre vi acchiappiamo, lo giuro sulla bambina voi da oggi avete un problema, da domani avrete problemi”. Lo sparo mandò in frantumi il vetro anteriore destro dell’abitacolo della Golf sulla quale viaggiavano cinque persone e ferì un giovane al braccio. Ad impugnare il fucile, stando all’inchiesta, sarebbe stato Enrico Terracciano, già arrestato a maggio per aver sparato al cugino per una presunta vicenda di droga, mentre Raffaele Morgillo a settembre era stato destinatario di un’altra ordinanza cautelare per il far west scatenato a luglio nei pressi del Parco Novecento, quando per ‘punire’ un 17enne colpì per errore anche una ragazza di 16 anni totalmente estranea a contesti criminali.

Centro Servizi Acerra