Cronaca e Attualità

La sfida alla camorra 40 anni dopo, i ragazzi dell’82 passano il testimone agli studenti del de’ Liguori

I liceali hanno sottoscritto un documento che verrà consegnato al Vescovo sabato prossimo in occasione della marcia anticamorra.

ACERRA – Contrasto all’illegalità, il movimento studentesco anticamorra di 40 anni fa passa il testimone agli studenti di oggi. Un gesto simbolico avvenuto ieri mattina nel corso della manifestazione organizzata dal dirigente scolastico del liceo ‘de Liguori di Acerra, il professore Giovanni La Montagna, scuola riconosciuta come una delle eccellenze del panorama scolastico nazionale. Una straordinaria lezione di educazione civica che anticipa di una settimana la marcia anticamorra, che ha già ricevuto numerose adesioni a partire dall’amministrazione comunale di Acerra, guidata dal sindaco Tito d’Errico. “Un legame tra chi 40 anni fa ha dato inizio a un movimento di lotta perché stufo della sopraffazione ribellandosi ad un problema nascosto. Quella volontà di allora deve pervadere gli studenti di oggi – le parole del primo cittadino – e il Comune farà la sua parte, l’intera città si riunirà intorno ai temi della legalità e dell’anticamorra. L’amministrazione comunale parteciperà come segno tangibile di un volontà delle istituzioni locali di rendere ancora più forte il senso di contrasto alla camorra e alle mafie. L’amministrazione, inoltre, ha in programma tutta una serie di iniziative per la tutela della legalità”. Amministrazione che attraverso l’assessore alle Politiche Scolastiche Milena Petrella ha confermato che “si sta lavorando per trovare soluzioni per il tempo pieno a scuola come  strumento utile a tenere lontani i ragazzi da certe tentazioni”. “Per contrastare questi fenomeni criminosi – ha aggiunto la professoressa Petrella – occorre quella cittadinanza attiva che prevede responsabilità e corresponsabilità nell’impegno per il proprio territorio”.

IL VALORE DELLO STATO  “Memoria, cultura e dignità per affermare che esiste solo la legge dello Stato” invece, è il messaggio rivolto ai ragazzi dal Tenente Colonnello Nicola De Tullio, a capo del Gruppo Carabinieri di Castello di Cisterna, il quale ha evidenziato come “non debba essere messo in discussione il valore del’istituzione ed il valore delle leggi, diffidando da certi modelli culturali – tipo alcune rappresentazioni cinematografiche o di serie tv – che offrono una realtà distorta”.

IL ‘PASSAGGIO DI CONSEGNE’  Proprio come i loro ‘colleghi’ di 40 anni fa, i liceali del ‘de Liguori hanno sottoscritto un nuovo appello per la costruzione di una società libera dai pesanti condizionamenti delle organizzazioni criminali. “Invitiamo le istituzioni a promuovere azioni concrete per la legalità a tutela di tutti i cittadini con azioni concrete di aiuto per i ragazzi più a rischio, le scuole a fare dell’educazione della legalità il cardine dei percorsi formativi e le famiglie ad educare i propri figli sulla necessità di impegnarsi con passione e sacrificio per costruire un progetto di vita e metterli in guardia dall’illusoria facilità di guadagno che prospetta la criminalità organizzata” le richieste emerse nel documento. Movimento anticamorra nato nel 1982 dopo l’omicidio dell’avvocato Mangiarulo ad Acerra, quando i liceali dell’epoca – oggi tutti rinomati professionisti – tra cui Tommaso Esposito, Silvio Buonincontro e Leandro Limoccia, il quale ha presentato il volume ‘…quei ragazzi che sfidarono la camorra’, decisero di riunirsi in assemblea. “Spazi però non ce ne erano – ha sottolineato l’avvocato Esposito – e quindi ci recammo al Duomo dove chiedemmo di parlare con don Riboldi, Vescovo dell’epoca divenuto poi il nostro paladino. Quel giorno dovevamo rompere il muro di silenzio”.

‘PER AMORE DEL MIO POPOLO NON TACERO’  Don Riboldi – ricordato anche dal Vicario Generale della Diocesi di Acerra don Nello Crimaldi – dimostrò subito comprensione per quei ragazzi e si rese disponibile per supportarli in un percorso importante ed inedito per l’epoca. Pochi mesi prima, infatti, lo stesso Vescovo ispirò lo storico documento “Per amore del mio popolo non tacerò” della Conferenza Episcopale Campana che porterà poi a novembre dell’82 alla grande marcia anticamorra che raggiunse Ottaviano, terra del superboss dell’epoca Raffaele Cutolo.

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