di Lucia Allocca
ACERRA – Nel giorno del 77°anniversario della liberazione, la città di Acerra ha accolto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una visita che ha un profondo significato, soprattutto in questo momento storico segnato dalla devastante invasione in Ucraina, e che vuole fare memoria di un episodio che ha segnato il comune a nord di Napoli negli anni della Resistenza: l’eccidio nazista, commesso tra l’1 e il 3 di ottobre del 1943.
La Storia
Il centro storico del comune nel napoletano fu incendiato e più di 80 persone furono trucidate senza pietà dai tedeschi che cercavano di risalire verso il Nord. Un martirio riconosciuto nel 1999 con il conferimento della medaglia d’oro al merito civile.
La visita del Presidente
Il Capo dello Stato ha prima fatto visita al monumento ai Caduti di piazza Angelo Soriano per poi giungere al Castello dei Conti. Qui è stato accolto dal sindaco Raffaele Lettieri, dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio e dal ministro per il Mezzogiorno Mara Carfagna. Dalla folla, che lo ha atteso in piazza Castello, applausi e incitamenti. Tra i rappresentanti delle istituzioni il vescovo Antonio Di Donna, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
Il discorso di Mattarella ed il richiamo al conflitto in Ucraina
Inevitabile il richiamo al conflitto in corso tra Russia ed Ucraina da parte del Capo dello stato:” Nelle prime ore del mattino dello scorso 24 febbraio siamo stati tutti raggiunti dalla notizia che la Russia aveva invaso l’Ucraina. Come tutti, quel giorno, ho avvertito un pesante senso di allarme, di tristezza, di indignazione. A questi sentimenti si è subito affiancato il pensiero agli ucraini svegliati dalle bombe. Pensando a loro, mi sono venute in mente – come alla senatrice Liliana Segre – le parole: “Questa mattina mi sono svegliato e ho trovato l’invasor”. Sappiamo tutti da dove sono tratte queste parole. Sono le prime di “Bella ciao”. Questo tornare indietro della storia rappresenta un pericolo non soltanto per l’Ucraina ma per tutti gli europei, per l’intera comunità internazionale. Avvertiamo l’esigenza di fermarla subito, prima che possa ulteriormente disarticolare la convivenza internazionale”. Mattarella ha ricordato anche un altro eroe della resistenza, il colonnello Michele Ferraiuolo, di Acerra, a capo del 16° Reggimento Costiero, ucciso per aver opposto resistenza ai tedeschi. “La mia presenza è un’importante occasione di vicinanza tutti gli acerrani e al territorio” ha sottolineato il Capo dello Stato nel salutare la città.
Il richiamo alla Terra dei Fuochi nelle parole del Governatore De Luca
Inevitabile il richiamo ad Acerra, territorio martoriato e Terra dei Fuochi, su cui ha posto l’accento il governatore Vincenzo de Luca. “Siamo qui in quella che per tanti anni è stata la Terra dei Fuochi ma che oggi possiamo definire come il territorio più monitorato d’Italia. A volte nel dibattito pubblico – ha sottolineato De Luca – si va avanti più per inerzia che per conoscenza”. Poi anche il governatore ha ricordato l’eccidio di Acerra e l’inevitabile nesso con la guerra in Ucraina: “Per troppi anni le celebrazioni del 25 aprile sono state una liturgia stanca, ha detto. Comprendiamo oggi che quei valori, oggi che c’è la guerra in Ucraina, vanno recuperati. Siamo richiamati da questi martiri – l’esortazione di De Luca – a rivitalizzare quei valori per evitare che rinsecchiscano”.
Il Sindaco di città metropolitana Manfredi
Parole a cui fa eco anche il discorso del sindaco Manfredi che, dopo un pensiero – all’orrore che si sta perpetrando in Ucraina, a causa dell’invasione russa, si è soffermato sulla realtà dei territori della città metropolitana. “Questa festa ci ricorda oggi -le sue parole- quanto sia importante costruire le condizioni per un nuovo protagonismo dei cittadini, basato sulla difesa dei valori costituzionali e sull’impegno per i diritti al lavoro, all’istruzione, alla salute e all’ambiente, temi questi ultimi particolarmente cari alle nostre comunità e sicuramente a quella di Acerra, che ha sofferto danni ambientali significativi ed oggi chiede sicurezza e salubrità”.
Il sindaco di Acerra Raffaele Lettieri: “Un momento che ci riempie di orgoglio”.
“Una giornata importante per la nostra città che ci inorgoglisce, le parole del sindaco Raffaele Lettieri. Un momento a cui i cittadini hanno partecipato in maniera consapevole, composta e rispettosa del Presidente. Oggi- ha concluso il primo cittadino- in maniera non coordinata avremmo dovuto svelare un monumento per ricordare la Resistenza posto al centro della città, al termine di un percorso condiviso anche con le scuole del territorio che hanno portato avanti un progetto a riguardo. Riuscire a farlo oggi, in occasione della visita del Capo dello Stato, senza programmarlo prima, è una ulteriore conferma che la comunità cammina insieme, società civile, scuola e amministrazione comunale”.
Al termine della cerimonia, il presidente, in corteo, ha raggiunto la folla di cittadini che, in Piazza Soriano, lo hanno accolto tra applausi scroscianti al grido di “Grazie Presidente !”.
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