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Tipologie di birre artigianali: quante sono e quali scegliere

Nel nostro Paese, da diversi anni ormai, dilaga il fenomeno delle birre artigianali. La passione per la birra è piuttosto radicata nel corso dei secoli, in Italia così come nel resto del mondo. Parliamo d’altronde della bevanda più antica della terra e forse della più amata in assoluto.
Negli ultimi anni il trend di consumo si è spostato sempre più verso le birre artigianali che hanno trovato un florido mercato anche sul web. Ne è un esempio concreto, ad esempio, la vendita online di birra artigianale italiana su Sendero Deals. Ma cos’è esattamente la birra artigianale? Si tratta di una birra non pastorizzata, non filtrata e realizzata con ingredienti selezionati senza l’uso di conservanti. Questa è inoltre una bevanda prodotta in quantità molto limitate. Innanzitutto è necessario specificare che per rientrare in questa categoria il prodotto deve essere al 100% naturale. Questo significa che deve essere realizzato con l’utilizzo di quattro elementi di base ossia acqua, malto d’orzo, luppolo e lievito. A differenza delle birre industriali, dunque, la birra artigianale non viene né filtrata e né pastorizzata. In questo modo non viene fermato il processo di trasformazione degli zuccheri e non perde alcune delle migliori peculiarità. Ovviamente non essendo filtrata o pastorizzata la birra artigianale ha una durata limitata nel tempo.
Il successo dell’Italia
Come detto in precedenza in Italia il fenomeno della birra artigianale è molto ampio. Il nostro Paese è quarto in Europa per numero di birrifici attivi e dediti a questa produzione artigianale. In testa troviamo, prevedibilmente, il Regno Unito, con 2.250 aziende, seguito dalla Germania, con 1.408 birrifici, e dalla Francia, con 950 aziende. L’Italia si attesta al quarto posto con ben 757 birrifici e con la produzione di 14,5 milioni di ettolitri.
Le tipologie di birra artigianale
Sono diverse le tipologie di birra artigianale presenti sul mercato. A partire dalla Pilsener, ossia la birra chiara, molto luppolata, a volte speziata. È la birra rinfrescante per eccellenza e ha una buona carbonazione. C’è poi la tipologia Bock nella quale rientrano le Doppelbock, la Maibock (Helles), la Eisbock e la Bock tradizionale. La birra può essere sia chiara (Maibock) sia scura. In generale, ha un gusto molto maltato e rotondo, appena amaro. Ha un corpo medio-pieno e la carbonazione va da bassa a moderata. Tra le più amate in Italia ci sono le birre Trappiste, cioè le birre che vengono realizzate nei monasteri dei monaci trappisti. Parente stretto della trappista è la birra d’abbazia, cioè una tipologia ampia che in origine definiva le birre prodotte nei monasteri belgi e olandesi. Oggi il rapporto con le abbazie spesso non esiste più e le birre sono prodotte con la concessione di una licenza rilasciata dall’abbazia stessa. Le strong belgian Ale hanno un ricco sapore di malto e di lieviti, aroma fruttato e luppolo praticamente inesistente. Senza dimenticare le IPA, Apa, blanche e weisse che hanno sapori molto particolari.
E per voi qual è la miglior birra artigianale?