Juventus-Napoli: Agnelli e De Laurentiis nemici-amici

By on 2 gennaio 2021

Tra Juventus e Napoli a livello ambientale non corre di certo buon sangue, ma siamo sicuri che Andrea Agnelli e Aurelio De Laurentiis siano realmente nemici? Negli ultimi tempi l’astio tra le due tifoserie, quella bianconera e quella azzurra è stata acuita dalla partita valida per il quarto turno di Serie A che è stata in un primo tempo assegnata con un 3-0 a tavolino agli attuali campioni d’Italia. I primi due gradi di giudizio sportivo – il giudice sportivo Mastrandrea e la Corte d’Appello Federale – sono stati sfavorevoli al Napoli, ma al terzo grado il Collegio di Garanzia del Coni ha annullato tutto, con motivazioni che ancora non sono note, ma lo saranno dopo l’Epifania.

Napoli batte Juve al Coni

Il Napoli ha parlato di vittoria di Davide contro Golia, scaricando tutto sulla Juve, che in realtà è rimasta sempre fuori dalla questione, non costituendosi nemmeno in giudizio, esattamente come fatto dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio. Insomma, era una contesa tra Agnelli e De Laurentiis quella che si è conclusa con il verdetto del Coni? Non proprio e lo conferma anche il fatto che pochi giorni dopo la sentenza, i due presidenti si siano incontrati in un hotel a Firenze per parlare del presente e del futuro del calcio italiano. La pandemia ha contribuito a creare nuove falle nel “giocattolo” ed è fin troppo evidente che due degli attori principali facciano fronte comune per evitare che salti il banco.

Sembrano episodi molto lontani, ma al di là dei giochi mediatici che si fanno per la piazza, i presidenti di Juventus e Napoli hanno spesso collaborato. In qualità di presidente dell’Eca, è stato proprio Agnelli a volere tra i consiglieri De Laurentiis. Come dimenticare poi l’episodio della premiazione dell’ultima Coppa Italia? Fu lo stesso patron azzurro ad ammettere che chiunque avrebbe vinto, la premiazione l’avrebbero fatta insieme, per accordi presi in precedente con l’amico Andrea.

Agnelli e De Laurentiis uniti per salvare il calcio italiano

È il gioco delle parti, insomma, ma quando ci sono tanti milioni in ballo e una delle industrie più produttive del Paese (il calcio non riguarda solo i “miliardari”, ma tutto l’indotto e i tantissimi italiani che ci lavorano di contorno) Juventus e Napoli non si fanno di certo la guerra. Nello specifico, alla presenza dell’amministratore delegato della Lega di Serie A De Siervo e dei rappresentanti di Udinese, Bologna e Roma, Agnelli e De Laurentiis hanno posto le basi per l’ingresso dei fondi di investimento per la creazione della media company con la cordata CVC. Sono in arrivo soldi freschi in cambio della cessione del 10% dei diritti televisivi della Serie A.

Una soluzione che consentirà al calcio italiano di respirare dopo un anno in cui la chiusura degli stadi e il crollo dell’appeal del prodotto in sé ha creato un danno pazzesco a tutto il movimento. Una mossa che dovrebbe consentire, una volta superate le difficoltà, di avere una “potenza di fuoco” superiore per avvicinarsi ai campionati top europei come Liga e Premier League. In questo, Juve e Napoli non possono non essere alleate.

P.S. A Firenze Agnelli e De Laurentiis hanno anche parlato del recupero della sfida tra i rispettivi club: si va verso l’inversione di campo per la sfida in programma il 13 febbraio prossimo. Si giocherà allo Stadium anziché al Maradona, poi si programmerà il recupero della sfida di ritorno a Fuorigrotta.

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