Discusse le prime posizioni al tribunale del Riesame. Un 22enne lascia il carcere e va ai domiciliari.
ACERRA – Spaccio per i ‘marcianisiell: uno scarcerato, misura confermata per altri quattro indagati. E’ quanto ha stabilito il tribunale del Riesame nei confronti di cinque giovani di Acerra accusati di far parte del ‘giro’ di droga in capo al gruppo dei Di Buono, con roccaforte nel rione ‘a for a porta. Lascia il carcere, Laurenc Lica, (nella foto) 22enne pusher albanese ma da diverso tempo ad Acerra: disposti i domiciliari in accoglimento alle argomentazioni giuridiche contenute nell’istanza presentata dal suo legale di fiducia, l’avvocato Elisabetta Montano.
Restano in cella, invece, Pasquale Cozzolino, ‘o pagnozz, affiliato con il compito di smerciare al dettaglio la ‘roba’, Gennaro Montano, stretto collaboratore del capo Pasquale Di Buono, con il compito di gestire il traffico delle droghe pesanti (minorenne all’epoca dei fatti contestati) e Giovanni Parità, addetto al procacciamento dei clienti. Conferma del divieto di dimora ad Acerra, invece, per Rosario Soriano Esposito, il quale che si sarebbe occupato dello stoccaggio della droga, di procurare acquirenti e della successiva vendita.
Resta ancora da discutere la posizione di Pasquale Di Buono, ritenuto il vertice dell’associazione ed accusato anche di violenza sessuale su una 15enne, mentre il giudice si è riservato per suo nipote Vincenzo D’Angelo, minorenne all’epoca dei fatti contestati.
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