Edicole chiuse nei festivi, l’appello dei giornalisti ai sindaci

By on 24 aprile 2020

Ad Acerra lettori dei quotidiani penalizzati già due volte dal lockdown deciso dal sindaco Lettieri a partire dallo scorso 12 aprile.

ACERRA – Edicole chiuse nei giorni festivi, informazione lesa. “In queste ore cruciali è più che mai indispensabile che tutte le edicole siano aperte – sottolinea il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli – invito i sindaci, anche sulla base delle ordinanze della Regione, a lasciare le edicole aperte nel fine settimana”.

“Né il governo nazionale né quello regionale hanno previsto misure del genere, neanche nei momenti più difficili dell’emergenza – si legge nella lettera scritta al Prefetto di Napoli dal Sindacato Unitario Giornalisti della Campania  – ricordiamo che i giornali assolvono a un diritto fondamentale dei cittadini, che è quello di essere informati. Diritto che assume un valore ancora più importante in questo momento di grande difficoltà per l’intero Paese e durante il quale l’informazione ha avuto un ruolo fondamentale nella gestione dell’emergenza”. Domani e domenica, oltre al 1 maggio, dunque, niente giornali e soprattutto quotidiani nelle edicole di Acerra, Bacoli e Monte di Procida, come da decisione presa dai sindaci Raffaele Lettieri, Josi Della Ragione (con un passato da cronista anche di quotidiani) e Giuseppe Pugliese. Un’ordinanza di chiusura che accomuna le edicole a tutte le altre attività commerciali, fermo restando che possono restare aperte in questi giorni soltanto le farmacie ed i rivenditori di Monopoli di Stato. L’ordinanza regionale firmata dal presidente della Vincenzo De Luca, invece, aveva escluso le edicole dalla chiusura nei giorni festivi. Ad Acerra il lockdown nei festivi era iniziato dallo scorso 12 aprile, il che significa che già due uscite dei quotidiano sono state precluse ai lettori.

Al sindaco Raffaele Lettieri chiediamo di lasciare le edicole aperte nei giorni festivi di qui al 4 maggio poiché i quotidiani, ad oggi, rappresentano una forma significativa di pluralità dell’informazione e privare gli utenti della possibilità di acquistare il giornale significa ledere l’informazione stessa e penalizzare il lavoro dei tanti giornalisti impegnati nella realizzazione dei diversi prodotti editoriali.

Il Gazzettino Locale

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