Pranzo di Pasqua in famiglia per il giovane infermiere che era stato il primo caso positivo di Covid 19 ad Acerra.
ACERRA – Era stato il primo caso da Covid 19 della città di Acerra e da sabato è anche il primo guarito. Non vede l’ora di tornare a casa Raffaele Piscitelli, l’infermiere di 25 anni in isolamento dal 17 marzo scorso, che da precauzionale è diventato obbligatorio qualche giorno dopo la scoperta della positività al virus. Risolte le questioni burocratiche, il giovane ha partecipato al pranzo pasquale insieme alla sua famiglia. I due test a fine quarantena, infatti, sono risultati entrambi negativi, ma per fortuna lui non ha mai manifestato alcun sintomo. “Ho trascorso il tempo tra social e telefonate, tra cui quelle fisse ogni giorno con il mio medico curante, l’Asl ed il Comune. A casa ho allestito una stanza adibita a palestra, per cui mi sono pure allenato”. In queste settimane, purtroppo, non sono mancati i momenti di sconforto
dovuti ad un grave lutto familiare: Raffaele ha perso il nonno 91enne e per cause di forza maggiore non l’ha nemmeno potuto salutare per l’ultima volta. “Oggi spero di stare insieme ai miei cari proprio per stringerci insieme dopo questo lutto” spiega il giovane infermiere, che dalla settimana prossima rientrerà anche al lavoro prendendo servizio all’Ospedale del Mare. Nella sua testa ha già bene impressa la prima cosa da fare: “Devo abbracciare – si fa per dire – la mia famiglia che mi è stata vicina così come i miei amici”. Il suo invito, dopo questa battaglia vinta, è a non abbassare la guardia: “Le precauzioni utilizzate finora al Sud sono state di livello elevato, ma non ci devono ingannare ed a portarci in errore adesso. E’ solo l’inizio, non bisogna perdere la lucidità e l’umanità che ci ha sempre contraddistinto come popolo”.
La notizia della sua positività, infatti, era stata accolta dalla comunità acerrana con insulti e minacce: “Mai più ‘caccia alle streghe’ – il monito di Raffaele – con i comportamenti errati che devono essere punti dalle istituzioni”. L’invito, dunque è a non mollare: “Occorre tenere duro senza cadere nello sconforto, soprattutto per chi si trova a vivere un momento di difficoltà economica. Il Comune di Acerra ha attivato tutti gli aiuti: nessuno deve essere lasciato solo”.
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