Si tratta di due fratelli di Pomigliano d’Arco, due persone di Casalnuovo ed altri quattro uomini di Casoria, Afragola, Somma Vesuviana e Nocera.
Si tratta di due fratelli di Pomigliano d’Arco, due persone di Casalnuovo ed altri quattro uomini di Casoria, Afragola, Somma Vesuviana e Nocera.
ACERRA – Colpi in banca con la tecnica dell’ariete, 8 arresti. E’ quanto risulta dopo un’accurata attività d’indagine coordinata dalla Procura di Napoli Nord e portata avanti dai carabinieri della Sezione Operativa de carabinieri di Castello di Cisterna, coordinati dal capitano Ugo Mercurio e diretti dal comandante di Compagnia capitano Marco Califano. Eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di otto persone – di età compresa tra i 39 e 55 anni – per i reati, contestati a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio nonché rapina aggravata, furto aggravato, ricettazione e riciclaggio. Sono di Afragola, Casoria, Casalnuovo e Pomigliano d’Arco.
Gli indagati erano stati destinatari di un decreto di fermo, emesso lo scorso 28 gennaio dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli Nord (pm Fabio Sozio), eseguito da personale della Squadra Mobile della Questura di Napoli e di Caserta, unitamente a personale del Commissariato di Aversa ed ai carabinieri della Sezione Operativa Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castello di Cisterna, che hanno condotto le indagini. Le attività investigative hanno avuto origine in seguito ad un tentativo di furto aggravato, commesso il 22 ottobre scorso in danno di una filiale dell’istituto di credito Unicredit ubicata ad Afragola, allorquando un gruppo composto da quattro persone, allo stato non ancora identificate, col volto travisato da passamontagna – dopo avere bloccato le vie di accesso all’istituto di credito con un autobus e un’autovettura – facevano uso di un autocarro munito di braccio-gru idraulico per abbattere la parete dell’istituto bancario ed impadronirsi della cassa di uno sportello bancomat. Solo il pronto intervento di una guardia giurata – che riusciva ad allertare le forze dell’ordine, consentendo il loro arrivo faceva desistere il gruppo che si dileguava a bordo di un’autovettura.
Le attività investigative svolte con l’ausilio delle intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, congiuntamente all’acquisizione delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza, hanno consentito di delineare un grave quadro indiziario a carico degli indagati che, in relazione ai rispettivi ruoli, sono ritenuti – secondo l’ipotesi accusatoria avvalorata dal gip – autori dei seguenti fatti delittuosi:
Inoltre, presso un deposito ubicato in Pomigliano d’Arco, adibito a sede logistica del gruppo criminale, sono stati sequestrati diversi mezzi pesanti di provenienza furtiva, tra cui un autocarro con gru idraulica.
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