Il primo gennaio 2019 ha aperto ufficialmente le porte alla fatturazione elettronica obbligatoria, con la finalità primaria di depennare (o almeno diminuire notevolmente) l’evasione fiscale, rendendo più agevole ed economico il processo di fatturazione. Dopo sei mesi di transizione ormai giunti quasi al termine e ben 541 milioni di documenti già emessi fino al mese di aprile, si afferma momentaneamente al vertice la città di Milano, con 147 milioni di e-fatture emesse, seguita da Roma (118 milioni di documenti), Torino (20,2 milioni), Bologna (13,6 milioni) e Napoli (10,5 milioni).
Le imprese obbligate a rilasciare le fatture elettroniche sono quelle dotate di partita Iva e non assoggettate a regimi fiscali che ne prevedono l’esonero (es. Forfettario). I settori invece maggiormente interessati al fenomeno sono fino a ora il commercio e le autofficine, la fornitura di energia e gas e il ramo dell’informazione e delle telecomunicazioni; per quest’anno sono ancora esenti dall’obbligo i medici, i farmacisti e le società sportive dilettantistiche. Una rivoluzione digitale ha avuto inizio e per rapportarsi al meglio con il nuovo corso sono stati realizzati diversi software di fatturazione elettronica, pratici e semplici da utilizzare, come Danea Easyfatt, che gestisce l’intero ciclo di invio, la ricezione e la conservazione delle fatture elettroniche, offrendo anche un gestionale e integrazioni per ogni tipo di esigenza.
A livello regionale, la Lombardia è in testa con 188 milioni di fatture emesse, segue il Lazio con 123,5 milioni. In coda alla classifica si posizionano la Sardegna, con 6 milioni di fatture elettroniche, e la Calabria, con 3,6 milioni. Tra le province, ai gradini più bassi troviamo Crotone e Vibo Valentia, con meno di 300mila e-fatture emesse dall’inizio dell’anno. Dopo la fase di rodaggio dei primi mesi, in cui si sono riscontrate difficoltà nell’utilizzo del nuovo sistema e una conseguente lenta trasmissione dei documenti, le operazioni di emissione hanno preso un ritmo regolare e l’Agenzia delle Entrate ha ricevuto fino ad aprile fatture elettroniche da 2,9 milioni di utenti con partita Iva, per un imponibile di oltre mille miliardi. La Pubblica Amministrazione, fiera dei risultati ottenuti, auspica un ulteriore miglioramento e una netta riduzione delle evasioni fiscali.
fonte foto Teleischia
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